Facebook mette la “museruola” alle fake news, o quantomeno ci prova: a due settimane dalle Elezioni Europee del 26 maggio, il social network più diffuso al mondo ha deciso di chiudere 23 pagine italiane che contavano più di 2,4 milioni di followers e diffondevano fake news, incitamenti d’odio e violazioni costanti delle regole di Facebook. Metà di queste pagine erano pro Lega e Movimento 5 Stelle (il che non dovrebbe stupire particolarmente vista la vasta diffusione dei due movimenti più seguiti dagli elettori proprio sui social, ndr) ma sono tutti i canali politici di queste 23 pagine che diffondevano falsità e “bufale” poi riciclate e divenute virali sull’etere. «Ringraziamo Avaaz – afferma un portavoce di Facebook – per aver condiviso le ricerche affinché potessimo indagare. Siamo impegnati nel proteggere l’integrità delle elezioni nell’Ue e in tutto il mondo»: l’indagine del movimento cittadino Avaaz ha infatti permesso di individuare e dunque far chiudere le pagine “fake” che condividevano contenuti spesso divisivi e insultanti sui vaccini, sugli ebrei e sui migranti a ridosso delle Elezioni di fine maggio. «Abbiamo rimosso – spiega ancora portavoce di Facebook – una serie di account falsi e duplicati che violavano le nostre policy in tema di autenticità, così come diverse pagine per violazione delle policy sulla modifica del nome. Abbiamo inoltre preso provvedimenti contro alcune pagine che hanno ripetutamente diffuso disinformazione. Adotteremo ulteriori misure nel caso dovessimo riscontrare altre violazioni»: 506 mila follower pro-Lega, 1,4 milioni pro-M5s e poi tanti altre ancora che lambivano praticamente tutti i partiti dell’arco istituzionale.



FACEBOOK, MOSSA PRE-ELEZIONI EUROPEE

Come spiega l’Ansa, «Facebook ha agito dopo che Avaaz ha segnalato numerose violazioni delle Condizioni d’Uso della piattaforma, come cambi di nome che hanno trasformato pagine non politiche in pagine politiche o partitiche, l’uso di profili falsi, contenuti d’odio»: la più attiva di tutti era “Vogliamo il movimento 5 stelle al governo” ma anche “Lega Salvini Premier Santa Teresa di riva” e tante altre ancora in cui si citavano false frasi di Roberto Saviano e Laura Boldrini, esempi e video falsi sui migranti con milioni di visualizzazioni che hanno fato discutere e creato casi “virali” sui social negli scorsi mesi. Secondo quanto stimato da Avaaz, tali pagine fake hanno violato più volte le regole di Facebook in merito al cosiddetto “riciclaggio di followers”: «“Vogliamo il movimento 5 stelle al governo” era in origine la pagina “Bombe sexy”, la pagina “Noi siamo 5 Stelle” era “Calcio passione”, “Lega Salvini Sulmona” era in realtà “Il peggio del Grande Fratello 2018”, “Beppe Grillo for President” era “Fai crescere la tua pagina in modo esponenziale” mentre “Catena umana” era “Da quando ti ho conosciuto non faccio altro che pensare a te”». In realtà le 23 pagine potrebbero anche essere una sorta di punta di diamante di una realtà assai più complessa: il rapporto di Avaaz è più ampio e ha individuato 14 sottoreti coordinate che avrebbero violato le regole di Facebook, «Si tratterebbe in tutto di 104 pagine divise in sei gruppi con un totale di 18,26 milioni di follower e 23,09 milioni di interazioni negli ultimi tre mesi», riporta La Stampa.

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