L’UE ha aperto un’indagine formale su Facebook e Instagram sospettando che le piattaforme social causino dipendenza nei bambini: il procedimento si basa sulla legge Digital Services Act (DSA) che costringe i colossi tecnologici a fare di più per gli utenti europei, reprimendo inoltre i contenuti illegali. Si tratta della seconda inchiesta di questo genere su Meta dopo una precedente avviata dall’Unione Europea su Instagram e Facebook. Giovedì la Commissione Europea, che regola l’utilizzo della tecnologia in UE, ha affermato di sospettare che i sistemi delle piattaforme “potrebbero stimolare dipendenze comportamentali nei bambini”.
Ciò che preoccupa gli esperti è anche il funzionamento dell’algoritmo, che in alcuni casi porta alla visualizzazione di contenuti più pericolosi. “Non siamo convinti che sia stato fatto abbastanza per rispettare gli obblighi DSA e mitigare i rischi di effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei giovani europei” ha affermato il Commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, parlando di Meta.
L’Ue: aperta un’inchiesta: grave danno per i giovani
La Commissione Europea si è detta preoccupata dal fatto che gli strumenti di verifica dell’età di Meta potrebbero non essere “proporzionati ed efficaci”. Per questo ed altro è stata aperta un’inchiesta ma “l’apertura di un procedimento formale non ne pregiudica l’esito”. La DSA (Digital Services Act) ha come scopo quello di regolamentare il lavoro dei colossi informatici da parte dell’Unione Europea: facebook e Instagram hanno dovuto conformarsi a questa legge, pena multe che potrebbero arrivare fino al 6% del fatturato globale.
Già a febbraio la Commissione Europea aveva avviato un’indagine su TikTok, sospettando che questa non facesse abbastanza per frenare gli impatti negativi sui giovani. Secondo l’UE l’app cinese crea dipendenza e potrebbe avere gravi ricadute sulla salute mentale degli utenti.