Facebook e Instagram, i due social network appartenenti a Meta, multinazionale a cui capo vi è Mark Zuckerberg, starebbero pensando ad una vera e propria rivoluzione: permettere la pubblicazione dei capezzoli femminili. Le regole attuali della community, come ricorda Fanpage, permettono solamente agli uomini di pubblicare foto a torso nudo, ma l’Oversight Board di Facebook, comitato formato da accademici il cui obiettivo è quello di consigliare all’azienda la moderazione dei contenuti, ha chiesto di rivedere tale regola, aprendo appunto anche alle foto femminili: “Raccomandiamo a Meta – spiega lo stesso Comitato – di modificare le sue regole della community per la nudità degli adulti e l’attività sessuale in modo che sia governato da criteri chiari che rispettino gli standard internazionali sui diritti umani”.
Come sottolineato dai colleghi di Fanpage, si tratta di un ‘appello’, in cui vengono trattati due temi, leggasi il superamento del binarismo di genere quindi donna e uomo, e soprattutto, un cambiamento dello sguardo verso il corpo femminile, per la serie, se l’uomo può pubblicare foto a petto nudo, perchè anche la donna non può farlo? A far scattare la discussione è stato un account Instagram gestito da una coppia che vive negli Stati Uniti e che si definisce transgender non binaria.
FACEBOOK E INSTAGRAM PRONTE A LIBERARE I CAPEZZOLI FEMMINILI: LA STORIA DI LINA ESCO
La coppia aveva pubblicato degli scatti a torso nudo con i capezzoli coperti, e dopo una serie di segnalazioni Meta aveva deciso di rimuovere le stesse foto in quanto considerate contro le regole della comunità. A quel punto i due utenti avevano deciso di fare ricorso a Meta contro la rimozione, e l’azienda aveva ripristinato il tutto.
Per questa ragione l’Oversight Board ha chiesto all’azienda di Zuckerberg di essere più chiara nelle scelte di moderazione, cancellando quindi le differenze di trattamento fra corpo maschile e femminile. La vicenda si inserisce anche nel trend “FreeTheNipples, “capezzoli liberi”, che partì nel 2012 con l’attrice Lina Esco: la stessa iniziò a correre per le strade di New York a seno nudo, raccogliendo poi del materiale per un documentario pubblicato l’anno seguente su Facebook, e clip prontamente rimosse.