Maxi multa in arrivo per Meta per mancato adeguamento alle norme dulla protezione dei dati degli utenti europei, a darne notizia è stata l’agenzia Bloomberg, seguta dai principali quotidiani britannici. La sanzione sarebbe infatti stata decisa dall’autorità per la privacy irlandese, che ha stabilito una mancata tutela nel trasferimento tra Europa e Usa. Secondo le accuse, Facebook avrebbe garantito l’accesso ai servizi di intelligence statunitensi senza divieti. Una procedura che nei paesi aderenti all’Unione Europea è vietata. L’importo della multa sarebbe pari a 746 milioni di euro. Si tratta di un provvedimento con cifre da record, che supera quello imposto per gli stessi motivi ad Amazon nel 2021.



Diversi interventi di parlamentari alla Commissione Eu, avevano avvertito già nei mesi scorsi di questa situazione controversa, che riguarderebbe lo scambio di dati tra continenti. Negli Stati Uniti, le regole sono differenti e i servizi di intelligence nazionali possono in qualunque momento senza preventiva autorizzazione accedere ai dati personali degli utenti delle piattaforme Meta, Facebook, Whatsapp e Instagram.



Facebook sarà costretta a cambiare gli accordi sullo scambio dati Eu-Usa

Dopo l’annuncio della multa record in arrivo per Facebookprivacy Europa. Dal colosso dei social si sono difesi affermando che una differente procedura potrebbe comportare il cambiamento di alcune clausole contrattuali, con ripercussioni sulle attività degli iscritti. Ora però, ci sarà un periodo di tempo per l’adeguamento e la compagnia dovrà attenersi al provvedimento entro l’autunno.

Come riporta il The Guardian, un dirigente Meta ha dichiarato che si tratta di “un conflitto storico tra UE e Stati Uniti, che è in corso di risoluzione attraverso il nuovo quadro sulla privacy dei dati UE-USA“. E ha aggiunto “Attendiamo la decisione finale dell’autorità di regolamentazione“. Gli economisti hanno fatto inoltre notare che questo potrebbe rappresentare un altro duro colpo per la compagnia di Zuckerberg, arrivato dopo le perdite dovute al progetto metaverso, e al massiccio taglio di posti di lavoro con licenziamento di migliaia di persone.facebook