Facebook ha rimosso circa 500 profili riconducibili ad una rete imponente di disinformazione della Cina, tutti account che servivano per diffondere le parole di tale Wilson Edwars, un sedicente biologo svizzero secondo cui gli Stati Uniti starebbero influenzando l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, sulle origini del covid: peccato però che lo stesso sia un personaggio totalmente inesistente. A riportare la notizia è stato il portale Formiche.net, secondo cui questo biologo avrebbe iniziato a diffondere i propri contenuti la scorsa estate, il 24 luglio del 2021, due giorni dopo che la Cina aveva bloccato un piano dell’Oms per approfondire le origini del covid.
Le sue tesi sono subito state riprese dalle principali testate del Partito comunista cinese, ma il 10 agosto scorso, l’ambasciata svizzera a Pechino ha segnalato che questo biologo in realtà non esisteva. Anche diversi funzionari del governo cinese “hanno iniziato a interagire con il contenuto dell’operazione – riporta Formiche.net – meno di un’ora dopo la prima pubblicazione e fino a 12 ore prima che i gruppi di amplificazione cominciassero a mettere like e a condividerlo”.
WILSON EDWARDS, FINO BIOLOGO SVIZZERO: 500 ACCOUNT FACEBOOK RIMOSSI, ECCO I DETTAGLI
Facebook ha quindi deciso di rimuovere il profilo di Wilson Edwards, classificato come falso, per poi andare a ripescare tutte quelle pagine e quei gruppi che diffondevano i suoi contenuti complottistici scoprendo “una sala degli specchi che rifletteva all’infinito un unico personaggio falso”. In totale sono stati rimossi ben 524 account, 20 pagine, quattro gruppi e altri 86 account Instagram, e i ricercatori hanno inoltre notato che i fake risalivano a Sichuan Silence Information Technology e a Cncert, rispettivamente azienda di cibersicurezza che lavora con il Ministero di Sicurezza pubblica cinese, e e la squadra di risposta ai ciberattacchi di Pechino.
Si è trattato comunque di una campagna di disinformazione che ha avuto scarso appeal al di fuori dei confini nazionali, e le uniche persone in cui ha fatto breccia erano in particolare impiegati di compagnie statali che hanno spesso e volentieri ricondiviso i vari contenuti fake pubblicati. Non sono state scoperte le persone che si nascondono dietro all’account di Wilson Edwards.