Secondo quanto spiegato dai procuratori intervenuti nella conferenza stampa conclusasi poco fa a Milano, dietro alla truffa delle 4 Onlus vi sarebbero «noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta» e sarebbero state utilizzate «per consentire a persone recluse di accedere ai benefici di legge attraverso l’assunzione presso le predette cooperative». Non solo, le Onlus sarebbero state anche sfruttate «per fare ottenere a persone recluse, attraverso il rilascio di documentazione falsa, la concessione della misura alternativa alla detenzione da parte del magistrato di sorveglianza». Degli 11 arresti, hanno spiegato Gianluca Prisco e Ilda Boccassini, uno è in carcere, 5 ai domiciliari e 5 con obblighi di dimora: condotte poi anche numerose perquisizioni e sequestri di immobili legali alle “fake Onlus” che operavano nella gestione e accoglienza dei migranti “truffaldine”. Prisco ha poi spiegato che «si tratta di eccezioni su cui comunque occorre fare valere il principio di non colpevolezza. Non bisogna sottovalutare che ci sono altre onlus che invece hanno ben gestito la accoglienza di migranti». Duro il Ministro dell’Interno Matteo Salvini che in una conferenza stampa in Calabria per beni confiscati alla ‘ndrangheta, commenta «Undici arresti con l’accusa di truffa aggravata, autoriciclaggio e associazione a delinquere. Il business dell’immigrazione ha fatto gola ad alcune Onlus di Lodi: è scattata l’operazione con l’impiego di più di cento finanzieri. Meno sbarchi e meno soldi per i professionisti dell’accoglienza: così risparmiamo, difendiamo l’Italia e investiamo per assumere più forze dell’ordine. La pacchia è finita».
11 ARRESTI TRA MILANO E LODI
Sono 11 gli arresti effettuati dalla Guardia di Finanza tra Milano e Lodi questa mattina per un’accusa di associazione a delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio nell’ambito dell’inchiesta “Fake Onlus”: capire di che si tratta in realtà è molto semplice, visto che l’accusa principale è che queste fantomatiche Onlus avrebbero speculato sull’accoglienza dei migranti. La guardia di finanza di Lodi ha effettuato gli arresti su disposizione della Procura di Milano indirizzando il mirino dell’inchiesta contro 4 Onlus coinvolte: avrebbero, secondo l’accusa, utilizzato falsi documenti per partecipare ai bandi pubblici tra il 2014 e il 2018, tutti indetti dalla Prefettura di Lodi, Parma e Pavia con l’incarico di accoglienza per centinaia di migranti. Ebbene, i rappresentanti di tali Onlus avrebbero incassato, truffando così lo Stato, gli oltre 7,5 milioni di euro distribuiti in teoria per la gestione dei migranti in ogni aspetto dell’accoglienza e della vita comunitaria: in realtà, 4,5 milioni di quella cifra furono utilizzati per soli scopi personali e gli altri utilizzati per falsi documenti e altro (ancora da chiarire dalla stessa indagine “Fake Onlus”) per partecipare ad altre gare d’appalti.
TRUFFA ONLUS SU ACCOGLIENZA MIGRANTI
L’inchiesta è coordinata dai pm di Milano Ilda Boccassini e Gianluca Prisco e nei mesi scorsi avrebbero scoperto la fitta rete di illeciti costruiti negli anni dietro il buon nome dell’accoglienza migranti nel mezzo della Lombardia. 11 persone accusate di associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio e una “regia” occulta alle spalle ancora da comprendere a fondo: le Onlus erano in combutta tra loro o le singole attività illecite sono da considerarsi in “autonomia”? Tutti i dettagli dell’operazione in cui sono stati impegnati oltre 100 finanzieri, saranno illustrati nell’ambito di una conferenza stampa, a cui parteciperanno gli inquirenti, alle 10.30, presso il Nucleo di Polizia Economico finanziaria di Milano, in via Fabio Filzi a Milano. I nomi delle 4 Onlus ancora non sono stati resi noti, nemmeno i nominativi degli 11 arrestati in questa mattina di blitz della Guardia di Finanza.