È scattato un vero e proprio allarme – diramato dal Gruppo di Ricerca e Informazione Socioreligiosa della Diocesi – su tutta Roma in vista del Giubileo che raccoglierà migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo e al contempo anche centinaia e centinaia di falsi preti che si aggirano per le vie dalla Capitale in cerca di fedeli ignari da adescare: l’obiettivo ultimo – quasi ovviamente – è quello di truffarli per estorcergli donazioni o compensi per le più disparate funzioni; ma anche per tentare di attirarli in una qualche setta religiosa simile al cristianesimo, ma non riconosciuta ufficialmente.
L’allarme da parte del Gris diocesano era scattato nei giorni scorsi, con il presidente David Murgia che aveva posto l’accento proprio sul fatto che in Italia e nel mondo “ci sono numerosissime realtà religiose che affermano di essere in comunione con la Chiesa cattolica romana” pur non essendolo in alcun modo e che arruolano proseliti organizzando riti e funzioni (ovviamente false) del tutto simili a quelle ufficiali e – soprattutto – indossando i tradizionali abiti dei prelati romani: nella Capitale il Gris stima che operino circa 200 falsi preti, ma data l’importanza del Giubileo il numero potrebbe facilmente crescere raccogliendo truffatori provenienti anche da altre città.
Come riconoscere i falsi preti durante il Giubileo: i consigli della Diocesi romana
La modalità di azione dei falsi preti – spiega sempre il Gris – è quasi sempre simile: indossando gli abiti dei prelati si aggirano a piedi nei pressi di Chiese, Cattedrali ed edifici sacri cercando nella folla i fedeli che riescono ad attirare nella loro trappola; tendenzialmente seguono delle funzioni organizzare in scantinati, sale improvvisate o anche all’aperto durante le quali – ovviamente – vengono raccolte donazioni elargite dai fedeli in buona fede, ma il più deriva dall’organizzazione di riti sacri come i matrimoni e soprattutto gli esorcismi che fanno leva sull’emotività e sulle difficoltà dei poveri malcapitati.
Negli ultimi giorni – a seguito dell’allarme – la Diocesi ha inviato una circolare ai sacerdoti della Capitale per metterli in guardia e spiegare come si possano riconoscere (e segnalare) i falsi preti: il primo campanello d’allarme deriva proprio dal fatto che si aggirino a piedi attorno alle Chiese e non stazionino – come dovrebbero – al loro interno; mentre è sembra bene ricordare – da un lato – che l’elenco dei prelati ufficiali si può reperire facilmente sul sito diocesano e che – dall’altro – i preti ufficiali sono dotati di un tesserino identificativo che dovrebbero avere la facoltà di esibire su richiesta.
Insomma: per riconoscere i falsi preti è importate constatare innanzitutto che rispondano ad una precisa Chiesa ufficiale, diffidando dunque da qualsiasi funzione o messa organizzata in luoghi improvvisati e soprattutto da uffici come esorcismi, matrimoni e sacramenti di vario tipo; mentre a fronte di qualsiasi dubbio sarà sempre possibile chiedere il tesserino identificativo, evitando di seguire chiunque – con una qualsiasi scusa – si rifiuti di esibirlo.