È uno scontro “totale” quello che prosegue sull’asse Chiesa-Salvini e nemmeno il tentativo di “ridurre” la frattura avanzata dallo stesso Ministro questa mattina ha invertito la tendenza di queste ultime ore. Dopo il giudizio di Parolin («Dio è di tutti, pericoloso invocarlo per se stessi», ndr) è come se il livello della diatriba abbia assunto un grado più imponente nella portata e nella vastità delle conseguenze: ora addirittura il vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Domenico Mogavero, si scaglia pesantemente contro il titolare del Viminale affermando «Non possiamo più stare zitti di fronte alle sparate di un ministro sempre più arrogante». Non solo attacco politico però, il tema è ancora quello di “fede”: «Non possiamo più permettere che ci si appropri dei segni sacri della nostra fede per smerciare le proprie vedute disumane, antistoriche e diametralmente opposte al messaggio evangelico. Chi è con lui non può dirsi cristiano perché ha rinnegato il comandamento dell’amore». Nel frattempo, anche l’alleato nel Centrodestra Silvio Berlusconi si smarca dalla posizione di Salvini in merito a rosari e fede mostrata in pubblico: «Non posso che condividere le critiche della Chiesa al leader della Lega Matteo Salvini, perchè non si può usare il rosario per i propri interessi», sottolinea l’ex Premier ai microfoni di Orario Continuato su Telelombardia. Ancora Berlusconi, concludendo, afferma «Il rosario è un simbolo della nostra Chiesa e del nostro amore per Dio e non può essere usato in una campagna elettorale per chiedere voti al proprio partito».



SALVINI “VORREI INCONTRARE PAPA FRANCESCO”

Il giorno dopo il “maxi” attacco del fronte cattolico contro il Ministro Salvini che espone il rosario nei comizi, il leader della Lega prova a spiegare il suo intento cercando di “ridurre” la frattura che non è certo nata ieri ma che prosegue da tempo all’interno delle gerarchie ecclesiastiche ma soprattutto nel popolo dei cattolici elettori. «Io testimonio la mia fede salvando vite umane (i morti in mare, come gli sbarchi, sono calati del 90%) e combattendo gli schiavisti e i trafficanti di esseri umani, accogliendo chi ha davvero bisogno ma facendo rispettare regole e confini. Felice del sostegno da parte di tante donne e uomini di Chiesa, lavoro per riportare anche l’Europa sulla via della difesa delle sue radici giudaico-cristiane, negate e dimenticate dai burocrati di Bruxelles servi degli interessi della finanza e dei poteri forti», spiega nella lunga diretta Facebook della notte dopo il nuovo caso Sea Watch. Intanto stamani, intervenendo alla trasmissione “Coffee Break” su La7 è ancora Salvini ad ammettere «incontrare Papa Francesco? Mi piacerebbe incontrarlo, non l’ho mai chiesto. E’ uno dei personaggi più importanti, come Giovanni Paolo II. Quindi se ci sarà l’occasione più che volentieri».



PADRE SPADARO: “NON NOMINARE IL NOME DI DIO”

Le accuse sono fortissime e addirittura per Padre Antonio Spadaro Salvini avrebbe “bestemmiato”: «Ascoltare il nome di Dio e di Maria non deve fare esultare l’animo religioso sempre e comunque. Infatti “Non nominare il nome di Dio invano” ci chiede di non usare il nome di Dio per i propri scopi». Sulla polemica entra anche il Segretario di Stato Vaticano, Card. Pietro Parolin, dopo che in una intervista esclusiva su Rai News24 ha affermato «io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti» con evidente riferimento al comizio con rosario di ieri del leader leghista. Sempre Parolin conclude «Invocare Dio per se stessi e’ sempre molto pericoloso» ha aggiunto a margine della Festa dei Popoli a San Giovanni in Laterano il Segretario di Stato vaticano. Il “fronte” cattolico si schiera e le Europee vedono accedersi un ennesimo e ancor più incendiario “elemento divisivo”..



FAMIGLIA CRISTIANA E CIVILTÀ CATTOLICA CONTRO SALVINI

Dopo il comizio in Piazza Duomo a Milano del Ministro Matteo Salvini, c’è molto di più in “ballo” della “semplice” indignazione per il giuramento sul rosario e l’esposizione di simboli cattolici a mo’ di slogan politico in vista delle Elezioni per una «nuova Europa sovranista e cristiana»: lo scontro in atto tra la Chiesa Cattolica, la Santa Sede e il Ministro degli Interni dura da molto più tempo e parte più di un anno fa proprio a Milano con il comizio in cui il leader della Lega giurò sul Vangelo. È poi arrivato il Governo e la politica dei “porti chiusi” e della lotta contro le Ong salva-migranti ha scavato il solco della Cei e del Vaticano contro quel leader politico che si ispira a valori cristiani ma più di una volta si è detto “critico” nei confronti di Papa Francesco proprio sul tema dell’accoglienza migranti. Ecco allora che il rosario brandito da Salvini ieri in Piazza Duomo a conclusione della campagna elettorale arriva al termine di un lungo “percorso” che qualche mese fa sfociò anche in una aspra copertina di Famiglia Cristiana dal titolo “Vade retro Salvini” con riferimento addirittura a Satana. Ecco che il settimanale cattolico si scaglia anche oggi contro il Ministro, con un nuovo articolo destinato a creare nuove polemiche: «Il rosario brandito da Salvini e i fischi della folla a papa Francesco, ecco il sovranismo feticista. è andato in scena l’ennesimo esempio di strumentalizzazione religiosa per giustificare la violazione sistematica nel nostro Paese dei diritti umani. Mentre il capopolo della Lega esibiva il Vangelo un’altra nave carica di vite umane veniva respinta e le Nazioni Unite ci condannavano per il decreto sicurezza».

SALVINI REPLICA AI CATTOLICI: “IO CRISTIANO, DIFENDO VITE UMANE”

Oltre all’editoriale di Francesco Anfossi su Famiglia Cristiana, è anche il duro attacco del Direttore di Civiltà Cattolica (uno degli esponenti gesuiti più vicini a Papa Francesco, ndr) Padre Antonio Spadaro a far breccia contro Salvini e “dividere” il popolo dei cattolici in politica: «Rosari e crocifissi sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato: se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio», attacca su Facebook Spadaro. Esattamente come avvenuto sul “caso” dell’elemosiniere del Papa che qualche giorno fa riattaccò la luce staccata ad una palazzina di abusivi, Salvini non si fa problemi a criticare chi contesta in lui una disumanità del tutto incompatibile con i valori cristiani: a Krajewski ha ripetuto «paga con soldi di altri» mentre oggi durante un altro comizio nel Veronese, Salvini ha risposto a distanza alle durissime critiche ricevute da Civiltà Cattolica e Famiglia Cristiana. «L’Europa che nega le proprie radici non ha futuro. Io sono credente,mio dovere è salvare vite e svegliare coscienze. Il confronto con le altre culture è possibile solo riscoprendo la nostra storia e riscoprendo i nostri valori, come peraltro detto negli ultimi decenni da tutti i Santi Padri. Sono orgoglioso di testimoniare, con azioni concrete e con gesti simbolici, la mia volontà di un’Italia più sicura e accogliente, ma nel rispetto di limiti e regole» replica Salvini senza citare i due media cattolici che lo hanno attaccato. Ancora il Ministro degli Interni aggiunge «i cattivi sono quelli che vogliono accogliere tutti e poi li lasciano dormire in stazione e andare in giro a spacciare».