A Mattino 5 si è trattato stamane il caso divenuto virale nelle scorse ore, riguardante una famiglia finlandese che aveva deciso di far studiare i propri figli in una scuola siciliana, per poi scappare dopo pochi mesi motivando il gesto con le parole: “Nostro figlio di 6 anni conosce meglio l’inglese del professore”. La scuola criticata è una struttura scolastica di Siracusa, e per l’occasione il programma di Canale 5 ha intervistato il sindaco Francesco Italia, che ha commentato la questione dicendo: “Non mi sono sentito offeso come sindaco della città ma il tema è difendere i docenti di Siracusa che sono appassionati, competenti e che si dedicano con il cuore ai nostri ragazzi, il mio intervento è stato più a difesa degli insegnanti”, ha aggiunto riferendosi alle parole rilasciate dallo stesso nelle ore successive la diffusione della notizia.
“Per i mezzi che hanno fanno miracoli – ha continuato il primo cittadino di Siracusa – abbiamo comunque un’opportunità attraverso questa esperienza per riflettere sul sistema scolastico italiano e capire dove migliorare”.
FAMIGLIA FINLANDESE SCAPPA DA SCUOLA SIRACUSA: “SE LA SIGNORA PENSAVA….”
Quindi entrando più nel merito il sindaco di Siracusa, replicando alla famiglia finlandese che ha portato via i suoi figli da una scuola italiana, ha aggiunto: “Se la signora venuta dalla Finlandia pensava di trovare chissà che… le nostre scuole sono costruire negli anni ’60 e ’70, abbiamo questa edilizia scolastica, si sta facendo qualcosa con i fondi Pnrr, noi stiamo spendendo 10 milioni di euro, ma bisognerebbe fare molto di più a cominciare dall’edilizia scolastica e anche dai percorsi formativi”.
Quindi il sindaco di Siracusa ha aggiunto e concluso: “Ribadisco che a scuola si deve investire molto di più, basta fare la comparazione fra PIL investito nei paesi europei e in Italia, non sto parlando solo di questo governo, si investe sempre meno, la scuola è il fondamento della nostra repubblica, i ragazzi fanno le prime esperienze di relazioni, stato, regole. Io sono un forte sostenitore del tempo pieno ad esempio – ha chiosato – che in Europa funziona moltissimo e che darebbe una mano enorme ai ragazzi ma anche allo sviluppo di ulteriori competenze”.