Destino tragico quello della famiglia Busso, spazzata via nel giro di pochi giorni dal covid. Una vicenda drammatica che ha catalizzato l’attenzione di numerosi quotidiani, a cominciare da Repubblica, che ha ricordato come il primo gennaio sia morto Ivan Busso, falconiere di 42 anni. Il 15 gennaio, il giorno del suo funerale, arrivò anche la tragica notizia della scomparsa della madre, nuova data da Don Alessandro, parroco della chiesa di Malcontenta, durante l’omelia: “Purtroppo in queste ore è morta anche la mamma di Ivan”.
La mamma di Ivan si chiamava Gina Smerghetto, di 65 anni, ed era residente in quel di Marghera, nota località in provincia di Venezia. Infine, tre giorni dopo, lo scorso 18 gennaio, la morte anche di Gianni Busso, il 72enne padre di Ivan nonché marito di Gina. “L’unica consolazione”, sottolineano amici e conoscenti, “è pensare che ora sono tutti e tre insieme, in cielo”.
DRAMMA FAMIGLIA BUSSO, UCCISA DAL COVID: LA MOGLIE DI IVAN HA PRESENTATO ESPOSTO
Il calvario della famiglia Busso era iniziato ai primi giorni di dicembre, e ad accusare i primi sintomi fu Ivan Busso, sposato e padre di una bambina di due anni, residente a Mira. Era il 3 di dicembre quando sopraggiunsero i primi sintomi, a cominciare dalla febbre alta; il 42enne si era sottoposto al tampone molecolare che aveva evidenziato la positività al covid, e in seguito, con l’aggravarsi delle condizioni fisiche, era stato optato per il ricovero presso il Covid Hospital di Dolo, nella Riviera del Brenta. Inizialmente Ivan Busso venne ricoverato nel reparto di medicina, poi, in terapia intensiva, chiaro indizio di come la sua salute stesse peggiorando. Anche in rianimazione, però, la situazione non era migliorata e Ivan si era ulteriormente aggravato a causa di un’altra infezione, fino al decesso del primo gennaio. La moglie ha presentato un esposto per cercare di capire come mai il marito abbia preso un’infezione batterica durante il ricovero: stando alla donna, Ivan era sano e senza patologie pregresse.