Numerose famiglie (circa 1 milione) in Inghilterra, Scozia e Galles saranno pagate per non usare l’elettricità per un’ora lunedì sera, nell’ambito di un programma nazionale teso a evitare i blackout. Il “National Grid”, operatore di rete, ha dichiarato che il piano, finora utilizzato solo in fase di test, sarà attivo tra le 17 e le 18 di oggi, lunedì 23 gennaio 2023, e coloro che vi aderiscono otterranno sconti in bolletta: sarà sufficiente rimandare di sessanta minuti l’utilizzo di elettrodomestici e cercare di non accendere le luci.



Come spiega la “BBC”, l’ondata di freddo che ha investito il Regno Unito ha visto crescere il consumo di energia a causa dell’aumento delle accensioni degli impianti di riscaldamento e National Grid dirà nel pomeriggio se sarà necessario attivare anche domani il programma. Secondo l’operatore, la prima cosa da fare è controllare se il proprio fornitore di elettricità rientra nel novero dei 26 che hanno aderito allo schema. Di fatto, i cittadini di Inghilterra, Scozia e Galles che possiedono un contatore intelligente sono idonei.



ELETTRICITÀ, REGNO UNITO “PAGA” FAMIGLIE PER NON USARLA: “FINO A 20 STERLINE DI RISPARMIO”

National Grid, ha aggiunto la BBC, ha affermato che i risparmi possono variare da poche sterline fino a 20 sterline, a seconda della quantità di energia utilizzata. Non si sa ancora con certezza, peraltro, se il Regno Unito sarà in grado di importare l’elettricità di cui ha bisogno attraverso i cavi sottomarini dall’Europa e, di conseguenza, nel tentativo di ridurre la richiesta, l’operatore di rete ha attivato il servizio di flessibilità della domanda, che consente ad alcune famiglie di ricevere sconti con la riduzione dell’uso dell’elettricità.



Il servizio, come accennavamo poche righe fa, è disponibile per le case dotate di contatori intelligenti e il cui fornitore di energia ha aderito al servizio. Quest’ultima opzione non è stata abbracciata da tutti gli erogatori di elettricità nel Regno Unito, a tal punto che la BBC ha riferito di essere stata contattata da numerosi cittadini frustrati dal fatto di non poter partecipare all’iniziativa di risparmio energetico “rimborsato” solo per questo motivo.