Clima di alta tensione tra i familiari delle vittime di Covid di Bergamo e il sindaco Giorgio Gori. La polemica è legata alla visita del premier Draghi fissata per il prossimo 18 marzo 2021. Come riportano i colleghi de Il Giornale, è in corso una vera e propria guerra sotterranea tra i legali del team che rappresenta 500 vittime del virus, il Comune e la Procura, che da settimane indaga su quanto accaduto poco meno di un anno fa.



Come ricostruito dal quotidiano, gli avvocati dei familiari delle vittime del Covid hanno chiesto a Giorgio Gori di essere presenti all’incontro con Mario Draghi. La richiesta è di una legge sugli indennizzi ai familiari e una transazione della causa civile per evitare un procedimento giudiziario da 100 milioni di euro.



BERGAMO, SCONTRO TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DI COVID E GORI

«Non conosciamo ancora il protocollo della visita del presidente Draghi. È comunque probabile, vista la situazione epidemiologica, che le possibilità di partecipazione saranno molto limitate. Se sarà possibile daremo modo di presenziare a un rappresentante dell’associazione, come già avvenne per la visita del presidente Sergio Mattarella. Non conosco i legali di cui mi parla e come sempre ho fatto, visto il tema, non risponderò ad alcuna polemica», le parole di Giorgio Gori ai microfoni de Il Giornale. Ma non è finito qui. Luca Fusco, presidente del Comitato Noi Denunciamo, ha rimarcato di non aver ricevuto alcuna comunicazione sull’eventuale partecipazione alla visita di Draghi a Bergamo. Il quotidiano precisa che tra Fusco e il team di legali si è creata una frattura – a causa delle modalità con cui i legali si stanno battendo in Procura – anche se sono ancora loro gli avvocati a rappresentarlo…

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