Assegno universale, congedi parentali, lavoro agile per le donne e incentivi alle mamme: possiamo riassumere così il Family act annunciato nei giorni scorsi dalla ministra Bonetti e che prende via via sempre più forma. Ad anticipare le fondamenta del nuovo Family Act è l’agenzia Ansa che sottolinea la necessità di sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie ma al tempo stesso contrastare la denatalità e valorizzare la crescita dei bimbi conciliando anche la vita familiare con quella lavorativa. Sul piano dell’assegno universale, questo avrà un importo minimo per tutti i nuclei familiari con più figli al quale si aggiunge una ulteriore quota che dipende dall’Isee. L’assegno viene attribuito mensilmente e fa riferimento a ciascun figlio fino a 18 anni, a partire dal settimo mese di gravidanza. Questo sarà riconosciuto attraverso somma in denaro o come credito di imposta da usare in compensazione. Per figli successivi al primo ci sarà un aumento del 20% e così per i disabili indipendentemente dall’età. Il congedo parentale non sarà inferiore a 2 mesi ed è previsto un periodo di congedo obbligatorio di almeno 10 giorni per il padre lavoratore nei primi 6 mesi di nascita del figlio indipendentemente dallo stato civile e dall’anzianità lavorativa e di servizio. Potrebbero essere riconosciuti anche giorni premio a genitori che si dividono i congedi.



FAMILY ACT, AIUTI ALLE FAMIGLIE: PACCHETTO MISURE

Il nuovo Family act sarà potenziato anche da ulteriori incentivi al lavoro femminile: viene introdotta l’indennità integrativa del 30% della retribuzione per mamme lavoratrici per il periodo in cui tornano al lavoro dopo il congedo obbligatorio e sarà possibile dedurre le spese per le baby sitter in base all’Isee. Per i datori di lavoro che garantiscono modalità di lavoro flessibile saranno riconosciuti maggiori incentivi. Viene riconosciuto il lavoro agile a genitori di figli di età inferiore a 14 anni. Il Family act tiene conto anche del sostegno alle famiglie con detrazioni fiscali ad esempio per l’acquisto di libri universitari per ogni figlio maggiorenne a carico, iscritto all’università e che non gode già di altre forme di sostegno per l’acquisto dei testi di studio. Detrazioni anche in merito all’affitto per i figli maggiorenni iscritti all’università. A tal proposito sono previste agevolazioni anche alle giovani coppie fino a 35 anni che intendono affittare la loro prima casa. Infine un occhio di riguardo anche sul piano dell’infanzia, con buoni per il pagamento delle rette degli asili nido e l’assegno natalità.

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