Gli insulti alla polizia non giustificano un arresto: l’ha stabilito la Corte d’Appello dell’Ohio, con una sentenza che ha fatto rapidamente il giro del web. A riportarla è “Reason.com”, che racconta come un cittadino della contea di Clark, Michael Wood, nel 2016 stava prendendo parte a una fiera, un evento pubblico, nel quale indossava una maglietta certamente non di buongusto, sulla quale era impressa una scritta provocatoria: “Fanc*lo la polizia”. A quel punto, gli uomini dello sceriffo sono intervenuti insieme al responsabile della sagra, chiedendo all’uomo di allontanarsi.
A quel punto, avvicinandosi all’uscita, Wood ha perso letteralmente le staffe e si è lasciato andare a una serie di improperi nei confronti delle forze dell’ordine: “Uno, due, tre, quattro, cinque, sei figli di p*ttana. Sei maiali str*nzi. F*ttuti teppisti con pistole che non rispettano la Costituzione degli Stati Uniti. Fanc*lo a tutti voi. Sporchi b*stardi topi!”. Ecco allora che la polizia lo ha arrestato con l’accusa di condotta disordinata e ostruzione, respinta però dai pm, tanto che Wood ha scelto di fare causa ai sei poliziotti, sostenendo di essere finito in manette in violazione dei suoi diritti civili sanciti dal Primo Emendamento.
INSULTI ALLA POLIZIA NON BASTANO PER L’ARRESTO: ECCO IL VERDETTO DEI GIUDICI
“Reason.com” ha aggiunto che gli insulti alla polizia non rappresentavano un motivo valido per arrestare il signor Wood, che, secondo la Corte d’Appello aveva il diritto di maledire gli agenti. “Il tribunale ci ha dato ragione e siamo molto soddisfatti del risultato – ha spiegato David Carey, vicedirettore legale dell’American Civil Liberties Union of Ohio –. La sentenza rimuove ogni dubbio sul fatto che le critiche alla polizia e alle loro azioni, anche grossolane e profane, rientrino nelle principali protezioni del Primo Emendamento e non possono essere di per sé una base legale per un arresto”.
La Corte d’Appello ha altresì rilevato che, nonostante il discorso di Wood fosse non certo edulcorato, esso non era connesso a una violenza immediata. Ora il caso passa a un tribunale distrettuale degli USA per accertamenti ulteriori.