David Laborde, direttore del dipartimento agrifood del Fao, istituto specializzato dell’Onu, ha commentato le strategie dell’Ue per l’agricoltura green, evidenziandone le criticità. “Penso che siano molto importanti. È qualcosa che concerne la sostenibilità e noi non la possiamo sacrificare”, ha premesso come riportato da La Verità. “Ma non significa che l’Europa possa sacrificare anche la produttività, perché si può coniugare il raggiungimento della sostenibilità incrementando, nello stesso tempo, i guadagni e la produttività del settore agricolo”.
L’esperto ha inoltre sottolineato che il perseguimento di questi obiettivi potrebbe mettere a rischio l’equilibrio alimentare del mondo intero, soprattutto a discapito del Sud. “Meno l’Europa produce, meno essa esporta, e domanda di più sul mercato globale. Questo può provocare delle tensioni internazionali”. È per questo motivo che dovrebbe essere definito un mix fra politiche globali, come quelle dell’Onu, e politiche nazionali o locali nel mantenere la leadership della stessa Europa in questo settore.
Fao: “Strategie su agricoltura green mettono in crisi Sud del mondo”. Il parere
Il direttore dell’Agrifood Economics Division della Fao, a proposito degli obiettivi di agricoltura green dell’Ue, ha voluto anche ricordare che “negli ultimi tre anni, abbiamo potuto rilevare una crescita dell’insicurezza alimentare all’interno delle nazioni europee”. Uno sconvolgimento di questo genere dunque peggiorerebbe ulteriormente la situazione. Soprattutto per il ruolo di donor che l’Europa ha nei confronti dei paesi poveri.
È evidente dunque che anche secondo David Laborde gli obiettivi della sostenibilità dovrebbero essere portati avanti in modo più graduale e che dovrebbero inoltre essere considerati gli effetti immediati da un punto di vista economico. Inoltre, è importante che l’Ue si impegni a correggere le modalità di applicazione in modo che queste ultime non determinino un arretramento economico-agricolo dell’Europa innanzitutto ma anche dei paesi più poveri.