Secondo un recente studio quelle persone che fanno speso e volentieri lavori domestici, a cominciare dal faqre le pulizie, cucinare, fare la spesa e il giardinaggio, ottengono dei benefici alla mente, aumentando le proprie capacità cognitive e prevenendo patologie serie come la demenza senile. A scoprirlo, come sottolineato dai colleghi de Il Messaggero, sono stati i ricercatori del Rotman Research Institute del Baycrest Centre, a Toronto (Canada), che hanno appunto posto l’accento sui benefici mentali derivanti dal fare i mestieri di casa.
«Gli scienziati sanno già che l’esercizio fisico ha un impatto positivo sul cervello – spiega Noah Koblinsky, tra gli autori della ricerca – ma il nostro studio è il primo a dimostrare che lo stesso può essere vero per le faccende domestiche. Capire come le diverse forme di attività fisica contribuiscono alla salute del cervello è fondamentale per lo sviluppo di strategie per ridurre il rischio di declino cognitivo e demenza negli anziani». Lo studio è stato pubblicato su BMC Geriatrics ed ha preso in considerazione 66 diversi individui di età compresa fra i 65 e gli 85 anni, sottoposti a vari test.
FARE LE PULIZIE FA BENE ALLA MENTE: “ANDREBBE INIZIATO FIN DA GIOVANI”
Ne è emerso che, indipendentemente dall’attività sportiva svolta, quegli anziani che dedicavano più tempo al fare le pulizie, avevano un volume cerebrale maggiore. Secondo la conclusione degli scienziati, fare i mestieri di casa corrisponderebbe ad un’attività aerobica di bassa intensità, e ciò porterebbe benefici al cuore e al cervello. Inoltre, c’è la questione “organizzazione”, che favorisce nuove connessioni neurali, ed infine, svolgere i lavori di casa è sintomo di una vita meno sedentaria: «Si è sempre pensato – commenta i risultati Filippo Anelli, presidente Fnomceo-Federazione nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri – che chi rimane in casa vada maggiormente incontro a depressione, ansia e simili. I lavori domestici, in tale visione, possono contribuire a rimettere in moto l’ organismo e a prevenire eventuali patologie neurodegenerative. Fare le faccende potrebbe così diventare pure un esercizio utile per la riabilitazione, aprendo nuove possibilità per quanto riguarda i ricoveri in istituti, consentendo ad anziani, con supporto sociale, di restare in casa propria. In ottica di prevenzione, svolgere attività domestiche è una buona abitudine da prendere sin da giovani».