I farmaci anti obesità hanno avuto un incremento esponenziale di vendite che ha raggiunto cifre da record. Tanto da portare enormi guadagni alla principale casa farmaceutica produttrice di tali preparati, la Novo Nordisk, che ha aumentato i profitti del 28% in più solo nell’ultimo quadrimestre 2023. La principale sostanza contenuta in questi medicinali, cioè la Semaglutide è nata come terapia destinata a ridurre il peso nei pazienti diabetici, ma grazie alla grande efficacia come rimedio anti fame si è diffusa tra i consumatori che la acquistavano per avere successo nel dimagrimento in tempi molto brevi. Successivamente la fama di questi prodotti è aumentata anche grazie ai social, nei quali spopolano i filmati e i racconti di persone, anche molto giovani o adolescenti che mostravano i risultati raggiunti, anche senza l’aiuto di diete ipocaloriche.



Attualmente questi farmaci vengono prescritti dai medici di famiglia, specialmente negli Stati Uniti ed il loro consumo ha raggiunto i 40milioni di prescrizioni, alle quali occorre aggiungere anche quelle non ufficiali, di coloro che riescono a procurarsi il medicinale senza l’aiuto di uno specialista. Dall’emergere di questa situazione è nata la necessità di indagare a fondo sui probabili effetti collaterali di questi preparati, specialmente quando usate per scopi diversi da quelli per cui sono state approvate e testate.



Ema avvia indagine su farmaci anti obesità: “C’è rischio di effetti collaterali non indicati”

L’agenzia europea per i medicinali Ema ha avviato un’indagine ufficiale per stabilire con precisione quali potrebbero essere gli effetti collaterali e eventuali danni o controindicazioni non segnalate nei foglietti illustrativi dei farmaci anti obesità. Questi medicinali infatti, nati per l’uso in pazienti diabetici, non sono stati mai testati su soggetti sani o che presentano altre patologie. E oltre a questo ci sarebbero già una serie di segnalazioni di effetti avversi correlati con la Semaglutide, in corso e da verificare.



In particolare la preoccupazione riguarda lo stato di salute mentale dei pazienti più giovani trattati con iniezioni di Ozempic, in riferimento a ben 36 casi di persone salvate in extremis perche stavano per schiantarsi volontariamente con l’auto, affermando in seguito di essere stati in preda ad un forte istinto suicida. Inoltre, è stato rilevato un aumento del rischio di sviluppare blocchi intestinali, pancreatiti o paralisi gastrica da 4 a 9 volte superiore alla media dei soggetti non trattati. Alla luce di questi eventi probabilmente correlati, si sta pensando alla revisione delle indicazioni ed eventualmente a nuovi ritiri dal commercio di prodotti o nuove limitazioni sulle prescrizioni.