Presto l’Alzheimer potrebbe cessare di essere una malattia incurabile. Hilary Evans, capo esecutivo dell’Alzheimer’s Research UK, ha infatti annunciato che già dal 2024 il Sistema sanitario nazionale del Regno Unito potrebbe approvare il primo farmaco contro questa malattia neurodegenerativa. “Questa potrebbe essere l’ultima generazione che non ha accesso ai farmaci” ha annunciato, come riporta il Guardian.



Il primo farmaco contro l’Alzheimer potrebbe arrivare tardi per i pazienti che oggi hanno 70-80 anni e sono già sintomatici, ha spiegato Evans, ma la generazione che oggi ha sessant’anni potrebbe trarne beneficio molto presto. L’iniziativa del governo inglese ha come obiettivo accelerare la ricerca su questa malattia e sulle forme di demenza, impegnandosi a raddoppiare i finanziamenti raggiungendo le 160 milioni di sterline all’anno entro il biennio 2024-2025. Questo rapido sviluppo della lotta alla demenza segue gli esiti della sperimentazione del farmaco lecanemab, sviluppato da Eisai e Biogen, che per la prima volta ha dimostrato di poter rallentare il declino cognitivo nei pazienti nella fase iniziale. A fronte di questi esiti positivi, però, il Guardian segnala che circa un quinto dei pazienti coinvolti nello studio ha manifestato effetti collaterali, tra cui gonfiore o emorragia cerebrale, e tre decessi sono stati collegati al farmaco. Tuttavia, per Evans è importante aver dimostrato che “un concetto funziona. I farmaci che arriveranno dopo si spera saranno migliori, avranno meno effetti collaterali e l’efficacia di sei mesi si trasformi in 12 mesi, diventi di due anni e inizi ad avere un impatto reale”.



Lecanemab, farmaco contro Alzheimer: “diagnosi sarà con intelligenza artificiale”

Il farmaco per contrastare l’Alzheimer potrebbero diventare realtà molto presto, così come si potrebbe aprire una nuova era della diagnosi di questa malattia neurodegenerativa. Il Guardian spiega infatti che in un futuro molto vicino la combinazione tra esami diagnostici del sangue e intelligenza artificiale potrebbe permettere una diagnosi tempestiva dell’Alzheimer, aumentando l’efficacia delle cure.

La sperimentazione del farmaco contro l’Alzheimer lecanemab ha mostrato che agisce eliminando le placche tossiche nel cervello e in questo senso la diagnosi precoce è essenziale perché possa funzionare efficacemente. Il Regno Unito è in ritardo rispetto ad altri Paesi per quanto riguarda la diagnosi e inoltre si è registrato un crollo nella partecipazione agli studi clinici. Tuttavia, il Guardian esprime ottimismo sulla possibilità che il sistema sanitario nazionale stia comprendendo l’importanza dei farmaci contro l’Alzheimer e possa arrivare a fornirli ai cittadini, quando saranno approvati.