In proporzione al gran numero di malattie causate da virus, sono pochi i vaccini virali e non tutti disponibili. Mentre si è alla ricerca del vaccino contro il Coronavirus, torna interessante uno studio relativo all’attività antivirale di alcuni composti non velenosi come alcuni fluidi corporei di organismi invertebrati. Oggi tra le principali cause di morte di evidenziano in particolare malattie cardiovascolari e infettive ed il cancro. Sono oltre 200 i virus noti per causare malattie nell’uomo anche se oggi il più temuto è il Coronavirus. Le stime dell’Oms segnalano 1,5 milioni di decessi causati dall’HIV nel 2012 e l’80% dei decessi per cancro al fegato sono causati da epatite. I pochi farmaci antivirali disponibili in commercio possono avere effetti molto negativi in particolare nei pazienti affetti da HIV, inoltre i virus hanno una grande capacità di infettare le cellule ospiti. Ciò ha spinto alla realizzazione di nuovi farmaci antivirali soprattutto da prodotti naturali ed è emerso che i veleni animali nonostante il loro meccanismo dannoso, hanno componenti con importanti potenzialità medicinali utili nella cura di molte malattie. I veleni animali sono infatti ricchi di sostanze antimicrobiche e contengono una vasta gamma di composti biologici attivi con strutture chimiche distinte. I peptidi antimicrobici (MMP) sono considerati la prima linea di difesa di molti organismi.



FARMACO ANTIVIRALE DA VELENO DI SCORPIONE E SERPENTE? L’ALTERNATIVA AL VACCINO

I veleni di aracnidi usati come strumento per la difesa e l’attacco uccidendo o immobilizzando le prede sono caratterizzati da una ricca diversità molecolare e una miscela molto complessa. Il veleno dello scorpione è stato a lungo oggetto di studio soprattutto a causa degli effetti dopo l’envenomazione nell’uomo e che a volte porta alla morte. La ricerca ha basato la sua attenzione sulla possibile realizzazione di nuovi farmaci basati sulla struttura e sulla funzione delle molecole presenti in questi veleni. Questo ha portato alla presenza di molti farmaci candidati come possibile soluzione per far fronte alle nuove minacce mediche mondiali. Il veleno dello scorpione ha dimostrato di essere valido contro i retrovirus come l’HIV/SIV. Non solo scorpioni però: anche il veleno dei serpenti composto da una miscela di proteine, peptidi (90-95%), aminoacidi liberi, nucleotidi, lipidi, carboidrati ed elementi metallici accoppiati a proteine (5%) hanno dimostrato di avere una vasta attività antivirale contro diversi virus. I vari studi sui veleni di molti animali hanno così postato a riflettere sui farmaci antivirali e sul lavoro delle aziende farmaceutiche . La crescente domanda di nuovi farmaci e prodotti terapeutici naturali è una questione di estrema necessità per affrontare l’emergenza di patogeni virali multiresistenti, emergenza oggi più forte che mai. Sebbene ad oggi nessuno di quelli studiati sia stato lanciato come farmaco antivirale, tali composti derivanti da organismi vertebrati e invertebrati possono portare a nuove classi di farmaci terapeutici dopo ulteriori studi chimici e farmacologici. Il Coronavirus sta mettendo a dura prova la ricerca medica mondiale. I vaccini per combattere questo nuovo virus impiegheranno ancora molto tempo prima di poter venire alla luce, ecco perchè lo studio dei peptidi animali rappresenta un investimento scientifico essenziale per l’intera umanità.

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