Il farmaco per l’obesità di Novo Nordisk riduce il rischio di infarti o ictus, secondo i risultati di uno studio in fase avanzata, che ha fatto schizzare le azioni della società farmaceutica danese e del suo principale rivale Eli Lilly a livelli record martedì. I risultati preliminari hanno rivelato che i pazienti che hanno assunto il farmaco Wegovy avevano una probabilità inferiore del 20% di subire un evento cardiovascolare come un infarto o un ictus rispetto a chi invece ha ricevuto il placebo. Secondo gli analisti, i risultati spingerebbero i sistemi sanitari pubblici e gli assicuratori sanitari privati a coprire una nuova classe di farmaci dimagranti chiamati agonisti del GLP-1.



Negli Stati Uniti, alcuni assicuratori sanitari hanno coperto i farmaci con riluttanza a causa del loro costo elevato: l’obesità colpisce circa il 40% della popolazione. Evan Seigerman, analista di BMO Capital Markets, ha spiegato che i benefici per la salute dimostrati dallo studio hanno reso “non etico” per i pagatori non fornire questi farmaci potenzialmente salvavita ai pazienti che ne avevano bisogno. Ad esempio l’espansione della copertura assicurativa per il farmaco per il diabete Mounjaro di Wegovy e Lilly, che dovrebbe essere approvato in autunno, potrebbe sbloccare di 100 miliardi di dollari all’anno.



Schizzano le azioni di Novo Nordisk

Le azioni di Novo sono aumentate fino al 16% dopo la pubblicazione dello studio. Le azioni di Lilly invece sono schizzate del 16% a un massimo record di $527,50 nei primi scambi. Le vendite del farmaco Mounjaro hanno raggiunto quasi $1 miliardo nel secondo trimestre. Allo stesso tempo Lilly ha aumentato le sue previsioni di vendita annuali per l’intero anno di 2,2 miliardi di dollari, passando da 33,4 a 33,9 dollari. Negli ultimi 12 mesi le azioni di Lilly sono aumentate del 75% e hanno consentito alla società di superare Johnson & Johnson come produttore farmaceutico di maggior valore al mondo per capitalizzazione di mercato.



Novo ha spiegato che lo studio su Wegovy ha preso in esame 17.604 adulti di età pari o superiore a 45 anni. La ricerca ha mostrato una riduzione statisticamente significativa degli eventi cardiaci maggiori per i pazienti che hanno ricevuto 2,4 mg del farmaco semaglutide rispetto a chi invece ha preso il placebo. I risultati dello studio verranno utilizzati da Novo per spingere i sanitari e gli assicuratori ad acquistare il medicinale. Martin Holst Lange, vicepresidente esecutivo per lo sviluppo di Novo, ha spiegato che fino ad ora nessun farmaco per l’obesità riduceva anche il rischio di ictus e infarto: questo potrebbe cambiare il modo in cui la patologia viene considerata.