La Fase 2 è alle porte e modificherà le nostre abitudini di vita: a partire da ciò che succede nei supermercati. Anzi, a voler essere precisi, all’ingresso dei supermercati. Per capire ciò che stiamo dicendo basta vedere quanto è accaduto nel punto di vendita Iperal di Cassina de Pecchi (Milano), dov’è stato inaugurato il processo di sanificazione dei carrelli della spesa firmato Hygienic cart. La procedure è caratterizzata da una certificazione che assicura l’abbattimento al 99% della carica batterica e virale. I primi prototipi dell’attrezzatura pensata per sanificare automaticamente i carrelli della spesa, potenziali vettori di contagio, sono stati realizzati nel 2013 e perfezionati nel corso degli anni innalzando i livelli di affidabilità ed efficienza, requisiti quanto mai fondamentali durante una pandemia.



FASE 2, ARRIVANO SANIFICATORI CARRELLI DELLA SPESA

Quella della sanificazione dei carrelli della spesa è solo una delle misure che andranno ad impattare sulla realtà dei supermercati per come li abbiamo conosciuti fino ad ora. A partire dal sempre più probabile allungamento delle fasce orarie dei supermercati e dei negozi di alimentari: stratagemma che dovrebbe diluire l’afflusso di gente limitando le occasioni di contagio. Vincenzo Russo, professore di Neuromarketing e psicologia dei consumi all’università Iulm di Milano, intervistato da “Il Giorno”, ha poi pronosticato “un’estensione dell’uso di app – già utilizzate da alcuni marchi – per prenotare il proprio accesso ed evitare assembramenti. (…) Via libera non solo ai dispositivi a cui siamo abituati, ma anche alla cuffia protettiva, alla sanificazione degli spazi”. Barriere di plexiglass e cassiere con la visiera potrebbero diventare la norma, mentre è più complicato assistere ad un maggiore distanziamento tra gli scaffali: “Gli spazi sono quello che sono e le referenze numerose. Ci sarà invece una diversa distribuzione dei prodotti sugli scaffali. Verranno messi in evidenza quelli che impattano di più emotivamente sui consumatori. Quelli che presentano un riferimento forte all’autenticità, alla naturalità, al biologico e al sostenibile, anche nel packaging. Sarà sempre più importante il reparto di frutta e verdura. Il fresco ha un effetto positivo impressionante. L’emozione crolla di fronte alla plastica. La Gdo più abile presterà ancora più attenzione ai contenitori dei prodotti: non di plastica ma in legno o in una plastica “camuffata“ che ricorda il legno. Crescerà anche il consumo dei prodotti funzionali, che fanno bene alla salute, come quelli ricchi di vitamine, Omega 3, batteri “buoni“”.

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