Sono molte le idee sul tavolo della Task force presieduta da Vittorio Colao, in vista dell’inizio della Fase 2. Fra le tante, come sottolineato stamane dal Corriere della Sera, anche l’installazione di termoscanner all’ingresso di uffici e di altri luoghi di lavoro, per misurare la temperatura corporea delle persone: «Dovrà essere sistemato all’ingresso di tutti i luoghi dove ci sono persone che lavorano – le parole del viceministro della salute, Sileri – esattamente come i guanti, le mascherine e gli erogatori per il disinfettante. Si tratta di un accorgimento indispensabile, la temperatura alta è uno dei sintomi caratteristici di questa malattia e dunque bisogna prevederlo ovunque. Così come bisogna imporre l’uso dei dispositivi di protezione personale e privilegiare le consegne a domicilio». Un altro strumento, sarà la concessione alle Asl dei numeri telefonici di tutte le persone entrate in contatto con soggetti positivi. In tale modo si potranno tracciare le persone potenzialmente a rischio, evitando che continuino a circolare liberamente. Uno strumento che di fatto potrebbe anticipare la creazione della tanto agognata app che registra e traccia i positivi, segnalando la loro presenza nelle vicinanze. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



FASE 2, ROAD MAP, LUCA ZAIA: “RIAPERTURA GRADUALE”

Luca Zaia, il Presidente della Regione Veneto, è intervenuto in diretta a Porta a Porta di Bruno Vespa per parlare della possibile Fase 2 relativa all’emergenza Coronavirus. Sembrerebbe sempre più possibile la fine della Quarantena fissata per il prossimo 4 maggio, anche se nella Regione Veneto la situazione sembra pian piano rientrare con Zaia che ha detto: “non ho fatto alcune magia, lo strumento delle deroghe ai prefetti. Abbiamo un atteggiamento assolutamente responsible e rispettoso del mondo della sanità e comitato scientifico, ma dobbiamo pendere atto che non siamo più di fronte ad un lockdown finito quando si sono state le prime apertura”. Il Presidente della Regione Veneto è consapevole che tutti noi dovremo convivere con il virus: “ci metterà un bel pò ad andarsene dobbiamo pensare ad un percorso di sicurezza dei cittadini e lavoratori, clinicamente lo seguiamo, i cittadini sono curati. Bisogna essere responsabili, ma come si è chiuso gradualmente e deve essere una riapertura graduale”. Poi Vespa parla della Liguria e del possibile piano pensato per riaprire le attività turistiche. Zaia è consapevole che anche la Regione Veneto si sostiene molto dal turismo, mercato in grande difficoltà, ma precisa: “questo è un virus strano e siamo sempre con la guardia alta. E’ fondamentale sapere che la prima cura contro il virus siamo noi con i nostri comportamenti”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Fase 2, il 4 maggio fine Quarantena: Commissione UE chiede prudenza

Non solo l’Italia, ma tutti gli Stati d’Europa si stanno preparando per la Fase 2 che dovrà lentamente traghettare fuori dall’emergenza coronavirus, riaccendendo i motori produttivi dei Paesi coinvolti, praticamente tutti nel Vecchio Continente. Per questo la Commissione UE ha chiesto massima prudenza nell’iniziare la fase 2 e nel valutare tutti i rischi sanitari che questo potrebbe comportare. La Commissione UE ha dunque fissato i criteri in base ai quali gli Stati membri decidere se attivare o meno la fase 2, raccomandando però un “revoca graduale delle misure di distanziamento sociale e di contenimento dell’epidemia di covid-19“. La bozza è stata inviata ai Paesi dell’Eurogruppo sottolineando la necessità di “un approccio ben coordinato“: nuovi casi di coronavirus saranno inevitabili così come nuovi focolai che andranno soffocati sul nascere per evitare di ripiombare all’inizio dell’emergenza, con tutte le terribili conseguenze economiche e sociali del caso. (agg. di Fabio Belli)



FASE 2, LA ROAD MAP, ATTESA PER LA RIUNIONE DELLA TASK FORCE DI COLAO

Alle ore 15:00, più o meno in questi istanti, si riunirà la task force, la squadra di manager ed esperti tecnico-scientifici presieduta da Vittorio Colao, che avrà il compito di guidare l’Italia fuori dall’emergenza coronavirus. Numerose le ipotesi al vaglio, e per tutti i dettagli vi rimandiamo al focus qui sotto. Intanto ha parlato il leader della Lega, Matteo Salvini, che intervistato dai microfoni di Telelombardia, si è detto un po’ preoccupato dall’immobilità dell’Italia: “Mentre l’Italia è in gran parte chiusa oggi, 14 aprile – ha detto – l’Austria riapre i negozi, in Germania e Francia ci sono fabbriche aperte, la Polonia e la Turchia sono aperte quindi qualcuno sta approfittando del virus per fare concorrenza sleale alle nostre imprese”. Salvini si dice d’accordo con la riapertura di alcune attività in Veneto: “se c’è la comunità scientifica che sostiene, perché no? – spiega parlando della regione governata dall’amico Zaia – anche perché Veneto e Lombardia sono state le prime a chiudere, a imporre restrizioni e qua il tessuto produttivo sta soffrendo più che altrove, giusto affrontare sta bestia di virus con tutta l’energia e l’intelligenza”. Secondo Salvini è necessario fare il prima possibile, pena una crisi economica senza precedenti: “Faremo di tutto per far riaprire in sicurezza chi può il prima possibile perché stare chiusi altre settimane e mesi porterà al disastro economico. Leggo tutti fermi a casa fino a maggio non è più sopportabile a lungo dal mio punto di vista”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FASE 2, LA ROAD MAP, IL 4 MAGGIO SI USCIRÀ, IL 18 MAGGIO TOCCHERÀ A BAR E RISTORANTI

La Task Force del governo è al lavoro per mettere a punto concretamente la Fase 2, il lento ritorno alla normalità dell’Italia dopo l’emergenza coronavirus. Ovviamente non si passerà dalla quarantena al “liberi tutti”, come ci hanno spiegato più volte, e il Belpaese si rimetterà in moto rispettando rigidi tempi e normative ristrette. La data a cui tutti guardano, secondo le indiscrezioni pubblicate da numerosi quotidiani nella giornata di oggi, a cominciare dal Corriere della Sera, è quella del 4 maggio. Da quel giorno sarà possibile un inizio di ritorno alla normalità, quando cioè scadrà l’ultimo Dpcm del presidente del consiglio Giuseppe Conte. Sia chiaro, siamo ancora nel campo delle ipotesi e delle indiscrezioni, ma è molto probabile che usciranno per primi i giovani, quindi i meno giovani e per ultimi gli anziani, in particolare gli over 70, quelli più colpiti dal covid-19 in queste settimane. “Dobbiamo prevedere un programma particolare – ha detto a riguardo la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa al Corriere della Sera – percorsi che ci consentano di proteggerli dal contagio quando i più giovani ricominceranno a circolare. Però mettendoli anche al riparo dall’afa e dall’isolamento che può avere effetti devastanti a livello psicologico. E dunque un vero e proprio piano di interventi”.

FASE 2: RIAPERTURA MA CON MOLTE LIMITAZIONI

Per quanto riguarda il lavoro si cercherà di scaglionare orari di ingressi e di uscite, per evitare assembramenti, e nel contempo, alleggerire il numero di passeggeri sui mezzi pubblici, possibile nuovo focolaio del covid-19. Tornando agli anziani, Zampa ha aggiunto che: “un aiuto dovrà arrivare anche dai servizi sociali che conoscono le situazioni di rischio. Anche perché con l’arrivo del caldo dovremo prevedere l’assistenza in apposite residenze e sussidi per chi non avrà la possibilità di vivere in condizioni accettabili”. Per uscire, inoltre, continueremo ad indossare le mascherine, ed inoltre, bisognerà tenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. I primi ad aprire saranno i negozi tessili, di arredamento e di abbigliamento, ovviamente con ingressi scaglionati. L’11 maggio toccherà ai tribunali, quindi il 18 a bar e ristoranti, e infine, il 25 maggio toccherà ai parrucchieri e ai barbieri. E il campionato di calcio? Potrebbe tornare, solo in tv e con gli stadi vuoti, dal 31 maggio.