Fasma, nome vero Tiberio Fazioli, è uno dei 20 semifinalisti di Sanremo Giovani dove gareggia con il brano “Per sentirmi vivo”. Anche lui come gli altri diciannove giovani talenti ha partecipato a ItaliaSi – Sanremo Giovani, il programma speciale condotto da Marco Liorni il sabato pomeriggio su Rai1. Si tratta di una piccola finestra dedicata ai 20 semifinalisti di Sanremo Giovani, tra cui solo 10 avranno la possibilità di accedere alla finalissima in programma il 19 dicembre prossimo in prima serata su Rai1. Durante l’ultima puntata il cantante si è raccontato così sul podio di ItaliaSi: “ciao, il mio nome è Tiberio in arte Fasma, ho 22 anni e vengo da Roma”. Per lui un video dei suoi amici per fargli l’in bocca al lupo per l’avventura a ItaliaSì – Sanremo Giovani. “Che amici simpatici” – dice il semifinalista di “Sanremo Giovani” – “sono i miei fratelli, le persone con cui condivido ogni giorno”. Vasco Rossi è la mia ispirazione, ha fatto una grande storia e sarebbe un sogno poterla fare anche io”. Parlando del suo genere musicale ha detto: “alla fine se è espressione deve essere data da più fattori, più emozioni. Dire faccio rock, faccio quello soprattutto nel 2020 mi sembra una cosa sbagliata. E’ musica, la devo fare e mi esprimo al massimo”.

Fasma: “le etichette non mi piacciono”

Classe 1996, Tiberio Fazioli in arte Fasma è nato il 17 dicembre a Roma. Nel 2016 crea WFK con il suo produttore e manager debuttando poco dopo nel mondo della musica. “Moriresti per vivere con me” è il titolo del suo primo album pubblicato nel 2018, ma attenzione a chiedergli che tipo di musica fa. Il giovane cantante, infatti, durante un’intervista rilasciata a RockOl ha dichiarato: ” le etichette non mi piacciono, siamo ancora un punto interrogativo”. Il suo primo album contiene i singoli “Lady D.”, “Monnalisa” e “M. Manson”, ma Fasma parlando del progetto ha precisato: “non ho deciso che diventasse un album. Ad un certo punto mi sono reso conto che avevo messo da parte un bel gruppetto di canzoni. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: ‘Queste canzoni raccontano una storia’. E così è venuto fuori il disco”.

Fasma: “il mio primo disco? Quello di Eminem”

Il rapper italiano si è avvicinato all’ascolto di questo genere di musica grazie ad uno dei suoi pionieri. Di chi parliamo? Naturalmente di Eminem, visto che Fasma ha rivelato: “il primo disco che mi hanno regalato è stato uno dei suoi”. Sin da bambino ha utilizzato la scrittura come una sorta di valvola di sfogo per liberarsi, ma crescendo si è reso conto che qualcosa in lui stava cambiando: “a tredici o quattordici anni, ho notato che la mia scrittura stava diventando matura e ho provato a darle un’identità più precisa. Ho iniziato a registrare quello che scrivevo e queso mi faceva sentire più sollevato, era uno sfogo. Ho avuto problemi di violenza, ero una persona agitata: la musica rappresentava qualcosa di mio che nessuno poteva toccare. Le cose che scrivo mi permettono di confrontarmi con me stesso, riflettere”. La sua musica è libera, anche se le sue fonti di ispirazioni sono sicuramente da trovare in XXXTentacion e Post Malone che definisce come “la via di mezzo tra due mondi, il rap e l’emo rap”. A Sanremo Giovani porta in gara il brano “Per sentirmi vivo”. Riuscirà ad accedere alla finale di venerdì 19 dicembre e a calcare il palcoscenico di Sanremo 2020 come concorrente della categoria Nuove Proposte? CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO DELL’ESIBIZIONE DI FASMA A ITALIA SI