Fat Bottomed Girls, uno dei brani più amati dai fan, resta fuori dal Greatets Hits dei Queen

Il prossimo ottobre Fat Bottomed Girls, grande classico dei Queen, compirà quarantacinque anni. Un brano pubblicato ai tempi come singolo doppio lato A, assieme ad un’altra canzone molto amata dai fan, Bicycle Race, come primo estratto del settimo album dei Queen, “Jazz”. Pur non riuscendo a raggiungere la Top 10 dei singoli più venduti nel Regno Unito, la canzone Fat Bottomed Girls ha conquistato un posto speciale nel cuore dei fan dei Queen, diventando a tutti gli effetti uno dei brani più amati di sempre.



E non è un caso che ancora oggi faccia parte della setlist dei concerti che Brian May e Roger Taylor fanno con Adam Lambert alla voce. Un grande classico che, tuttavia, come anticipavamo pare dover fare i conti con un testo spigoloso e troppo poco politicamente corretto, benché ironico, di questi tempi. Forse è questa la motivazione che, come spiega il Daily Mail, avrebbe spinto il gruppo a lasciare da parte Fat Bottomed Girls, escludendo da una recente versione del Greatest Hits.



L’esclusione di Fat Bottomed Girls da un Greatest Hits dei Queen: perché?

Fat Bottomed Girls fu inserita per la prima volta nella raccolta originale pubblicata nel 1981, mentre sarebbe stata esclusa nel Greatest Hits rilasciato a inizio mese su Yoto, una piattaforma audio diretta ad un pubblico di utenti molto giovani. Il pubblico di riferimento, quindi, non sarebbe in linea con Fat Bottomed Girls o più semplicemente la canzone non è ritenuta adatta per un target così acerbo.

Nella descrizione del disco sulla piattaforma, infatti, viene spiegato che è “l’introduzione ideale alla musica dei Queen per i giovani appassionati di musica e la colonna sonora perfetta per i cori di viaggio, i party in cucina e le sessioni di ari guitar in cameretta”, non senza sottolineare che “Alcuni testi contengono riferimenti a temi adulti come riferimenti occasionali a violenza o droga, così come nelle versioni originali. Pur non essendoci parolacce è a discrezione degli adulti far ascoltare ai bambini le canzoni”.