Li definisce alleati delle pandemie. Così Anthony Fauci risponde alle persone «anti-scienza» che lo criticano, ai no vax che lo hanno contestato a Siena, dove si è recato per ricevere la laurea ad honorem. «Non è ironico che io abbia contribuito per più di mezzo secolo a salvare milioni di vite e che ci siano lì fuori persone da cui mi devo difendere?», afferma nell’intervista rilasciata a La Stampa. Scherza, ma non troppo, perché per la sua sicurezza sono stati dispiegati una serie di agenti federali che si sono aggirati anche nei corridoi del rettorato. L’immunologo americano, comunque, non ha paura. «Negli Stati Uniti hanno arrestato due persone armate che stavano venendo da me. Per fortuna non ce l’hanno fatta». Dopo le dimissioni dal Nih, l’istituto nazionale di salute pubblica americano, si sta dedicando ad un memoir. Nessuna delusione per come si è conclusa la sua lunga e prestigiosa carriera, cioè con le accuse di questi anni contro la scienza che in parte lo hanno preso di mira.
«Salutandomi il presidente Biden mi ha definito uno dei più importanti servitori dello Stato della storia del Paese. Cosa potrei chiedere di più?». Di sicuro, nella battaglia al Covid è diventato un simbolo. Ma i momenti duri non sono mancati. «Quando mi chiede cosa provo quando dei pazzi lì fuori dicono “non vaccinatevi, i vaccini ci stanno uccidendo, tu hai fatto i vaccini, hai ucciso un sacco di persone”, penso sia dannatamente ironico e faccio in modo che non interferisca con la mia vita». Anthony Fauci preferisce mettere in evidenza i risultati della scienza, come il programma sviluppato su mandato di George W. Bush per contrastare l’Aids in Africa. «Sono passati 20 anni ed è stato stimato che gli Stati Uniti hanno speso 100 miliardi di dollari salvando 25 milioni di vite».
ANTHONY FAUCI E LE FRIZIONI CON TRUMP E REPUBBLICANI
Anthony Fauci non ha paura, ma questo non vuol dire che non sia preoccupato. Lo è, ad esempio, «per l’integrità dei Paesi democratici. Quando puoi mentire spudoratamente, quando le persone considerano le verità alternative normali, quando puoi dire qualsiasi cosa contro ogni evidenza senza alcuna conseguenza, le persone sono confuse, la scienza non basta a convincerle». Anche per questo ha contraddetto Donald Trump in diretta: «Ho dovuto farlo perché quel che diceva era completamente falso. “Non preoccupatevi, il Covid non vi farà niente, prendete l’idrossiclorochina”. Non c’era alcun fondamento scientifico in quelle parole, smentirle era una mia responsabilità di fronte agli americani e di fronte al mondo».
Ma così è diventato un bersaglio, un nemico. Temeva anche di essere licenziato, ma Trump non lo ha fatto. «Nel frattempo i suoi uomini cercavano di screditarmi. Solo quando ha perso le elezioni, anche per lui sono diventato il “bad guy”». Ma comunque non è un problema di estrazione politica, perché i repubblicani non sono più scettici dei democratici, infatti Fauci ricorda la battaglia di Bush contro l’Aids. «Il problema è che il partito repubblicano oggi in America è ostaggio dell’estrema destra. Sono al massimo il 30 per cento degli americani, ma agiscono come una forza di blocco. A causa loro, un candidato moderato non supererà mai le primarie».
LIBERTARISMO, “RICETTE” E OPACITÀ CINA
C’è poi una questione economica: per i repubblicani la priorità è salvare l’economia, non le vite. Inoltre, c’è l’estrema destra che, come spiegato da Anthony Fauci, è interisa di libertarismo. «L’individualismo portato all’estremo ha eroso il principio di autorità». Anche per questo gli Stati Uniti hanno fatto peggio di altri nella lotta al Covid, ma non è chiaramente né l’unico motivo né quello principale. «Perché sono un Paese enorme, con Stati che hanno libertà di azione su molte cose, non esiste solo il livello federale. Sono frammentati e hanno reagito dividendosi», spiega lo scienziato a La Stampa. Bisogna tener soprattutto conto delle profonde diseguaglianze tra la popolazione e l’accesso non universale al sistema sanitario nazionale. Se nell’immediato bisogna non dividersi, a lungo termine bisogna affrontare la questione in maniera sistematica. «Abbiamo perso oltre un milione di vite anche per questi errori. Non è accettabile».
Ora siamo preparati scientificamente, ma bisogna migliorare le strategie di salute pubblica. Per questo Fauci è preoccupato dall’anti-scienza. «Cattiva informazione e disinformazione sono i nemici della salute pubblica». Il riferimento è anche ai social e a come vengono usati pure dai politici. Per quanto riguarda vaccini e profitti, il problema non sono i margini di guadagno, reinvestiti in ricerca e investimenti. «Quel che si poteva fare, era offrire il vaccino ai Paesi in via di sviluppo a prezzi molto moderati, gratuitamente o quasi». Ma non è stato fatto. Sulla Cina, infine, Fauci non si sbilancia: «Non trasparente sul Covid? Certamente no. Ho a che fare con la Cina da decenni e quel che mi colpisce è che sono opachi anche quando non hanno niente da nascondere. Se hanno responsabilità da nascondere? Questo davvero non lo so».