Prosegue la querelle a distanza fra gli Stati Uniti e il vaccino anglo-svedese, AstraZeneca. Dopo che negli scorsi giorni erano stati criticati pubblicamente i dati sull’efficacia del vaccino, insinuazione poi smentita con nuovi numeri aggiornati, questa volta è il massimo esperto americano di malattie infettive, Anthony Fauci, a puntare il dito contro AstraZeneca (che da poco ha cambiato il nome di Vaxzevria).
Parlando con l’agenzia Reuters, il consulente della Casa Bianca ha spiegato: “La mia sensazione generale è che, visti i rapporti contrattuali che abbiamo con un certo numero di aziende, abbiamo abbastanza vaccini per soddisfare tutte le nostre esigenze senza ricorrere ad AstraZeneca”. Anche se la Fda, la Food and Drug Administration, dovesse autorizzare il vaccino, questi potrebbe quindi non essere utilizzato in quanto le autorità statunitensi si sarebbero già assicurate dosi sufficienti per raggiungere la tanto desiderata immunità di gruppo entro il prossimo autunno.
FAUCI E GERMANIA VS ASTRAZENECA: LE ULTIME
Continua quindi una sorta di campagna discriminatoria nei confronti di AstraZeneca, che fin dalla sua approvazione da parte dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, aveva creato non poche polemiche in quanto inizialmente ne era stata vietata la somministrazione agli anziani. Quindi lo stesso vaccino AstraZeneca era stato collegato a presunti casi di decessi e trombosi, ipotesi però non supportate dai fatti, fino alla decisione del governo tedesco di vietare la somministrazione del siero agli under-60. L’ultima novità, oltre alle parole di cui sopra di Fauci, riguardano proprio il Paese della Merkel, dove la STIKO, la commissione per i vaccini, ha raccomandato l’uso di un vaccino diverso per la seconda dose agli under-60 che hanno già ricevuto la prima dose di AstraZeneca: “In attesa di tutti i dati, STIKO raccomanda per le persone con meno di 60 anni, al posto della seconda dose di AstraZeneca, una dose di un vaccino mRNA 12 settimane dopo il primo vaccino”. E in tutto questo bailame non va dimenticato come in Gran Bretagna abbiano vaccinato circa 15 milioni di persone con AstraZeneca, e sono ora ad un passo dalle riaperture.