Anche Anthony Fauci nutre molti dubbi sull’origine naturale del Covid. Il consulente del presidente americano Joe Biden sulle strategie della pandemia Covid, che ha affiancato anche Donald Trump, ha dichiarato di non essere convinto che Sars-CoV-2 si sia sviluppato in maniera naturale al di fuori del laboratorio di Wuhan, quindi ha chiesto un’inchiesta sulle origini del coronavirus. A sollevare la questione è stata l’analista Katie Sanders durante il programma PolitiFact su FoxNews. Quando gli ha parlato della «nebulosità delle origini del Covid e sul suo sviluppo naturale», Fauci ha risposto: «Non ne sono convinto e penso che dovremmo continuare a indagare su cosa è successo in Cina fino a quando non continueremo a scoprire al meglio delle nostre capacità cosa è successo».
L’epidemiologo ha ricordato che nella prima indagine si è parlato di un «serbatoio animale che poi ha infettato gli individui» generando di fatto una pandemia, ma secondo Anthony Fauci «potrebbe essere stato qualcos’altro, e dobbiamo scoprirlo».
“BISOGNA INDAGARE SU ORIGINE COVID”
«Sono perfettamente a favore di qualsiasi indagine che esamini l’origine del virus», ha proseguito Anthony Fauci. Proprio l’epidemiologo la settimana scorsa si era scontrato col senatore repubblicano Rand Paul in merito al possibile ruolo del laboratorio di Wuhan nelle origini del Covid-19. Paul ha parlato di un virus mortale finanziato dal governo Usa che è stato poi rilasciato nel mercato cittadino. Nelle ultime ore è poi emersa l’indiscrezione del Wall Street Journal, secondo cui diversi membri del personale del laboratorio di virologia di Wuhan si siano ammalati, forse di Covid, poco prima che il primo paziente con sintomi simili al Covid fosse registrato nella città cinese l’8 dicembre 2019. Una notizia che la Cina ha negato seccamente. Ora però interviene Fauci, che tra l’altro anche a Sky Tg24 aveva espresso le sue perplessità. «Questo coronavirus non so da dove sia uscito, non ancora, abbiamo bisogno di un’investigazione più profonda per scoprire esattamente cosa fosse», aveva infatti dichiarato l’immunologo e direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) nonché consigliere medico del presidente Joe Biden nella task force Usa anti Covid.