«Salvini si è bertinottizzato»: così Romano Prodi in una recente intervista sullo scontro al governo che vede protagonista il segretario federale della Lega. Il riferimento è al governo guidato dal Professore nel 1996, ma cosa ne pensa Fausto Bertinotti? «Qui siamo nel campo delle ossessioni», tranchant ai microfoni de Il Fatto Quotidiano.
Fausto Bertinotti ha poi aggiunto sempre sull’ex leader dell’Ulivo: «Questa battuta l’aveva fatta già ai tempi di Renzi. Dopo un quarto di secolo bisognerebbe avere ricordi memorabili, Prodi invece coltiva la sua ossessione personale. Il responsabile della crisi fu Prodi medesimo, ma è inutile tornarci: era un altro secolo, un altro mondo».
FAUSTO BERTINOTTI: “CONTE-DRAGHI, NON VEDO DIFFERENZE”
Tornando sullo scontro in corso nel governo, Fausto Bertinotti ha parlato di agitazioni strategiche da parte di Matteo Salvini e della destra populista, accendendo i riflettori poi sulla leadership del Centrodestra che chiama in causa anche Giorgia Meloni. Bertinotti ha poi analizzato il Recovery Fund targato Mario Draghi: «Non mi pare così diverso da quello di Conte, sostanzialmente si muove sulla stessa linea. Abbiamo due problemi giganteschi. Il primo: l’Europa e il suo carattere sempre più oligarchico. C’è una messa in mora della democrazia rappresentativa negli stati europei. In questo non vedo una diversità qualitativa tra il governo di Conte e quello di Draghi: sono entrambi figli di questa tendenza». Poi Fausto Bertinotti si è soffermato sul modello di sviluppo, considerando che i piani dei due governi sono all’interno dello «stesso processo di ristrutturazione capitalistica. E’ bandita ogni ipotesi di riforma sociale».