Il grande regista Fausto Brizzi, è stato ospite stamane del programma Uno Mattina in Famiglia. Ha presentato il suo ultimo libro, Siamo scritti a matita, un romanzo di avventura, azione ma anche amore: “Narra di un amore in un momento complicato come quello in cui la memoria se ne va e lui ogni sera gli racconta le pagine della sua vita ma la vita non è attinente a quella che ha vissuto, racconta di come se fossero state due spie internazionali, una storia incredibile, avventurosa, in giro per il mondo, ovviamente ad un certo punto al lettore è chiaro che è una fantasia e un pochino lo sospetta anche lei, poi scopriremo qualcosa di inaspettato e il libro diventa un romanzo d’amore e d’azione”.



Quindi Fausto Brizzi ha parlato di Genova che è diventata la sua città nonostante sia di Roma: “Il libro è ambientato a Genova che è la mia nuova città del cuore per via di Silvia Salis (ex atleta e compagna del regista ndr), che è al quinto mese di gravidanza, e siamo in dolcissima attesa, sta facendo tutto lei, abbiamo una casa a Genova fronte mare ed ho ambientato il libro lì, quindi l’immagine simbolo per me è la colazione dei genovesi, il cappuccino con la focaccia, è la nostra nuova quotidianità, quando scrivo mi rifugio lì”.



FAUSTO BRIZZI: “IL CINEMA ITALIANO STA VIVENDO UNA BUONISSIMA STAGIONE”

In studio chiedono a Fausto Brizzi che stagione sta vivendo il cinema italiano, alla luce anche dei recenti David Di Donatello che hanno celebrato il meglio delle pellicole nostrane: “Il cinema sta vivendo una buonissima stagione dovuta ai grandi autori in questo momento, se guardate i nomi dei candidati al David di Donatello c’erano grandi maestri, in sala sta andando benissimo il film di Nanni Moretti che amo in particolare, ci sono i grandi leoni e adesso sto aspettando che arrivino i giovani leoni, sono in attesa del ricambio generazionale, dell’under 21”.



Chiusura di Fausto Brizzi dedicata sul suo grande maestro: “Enrico Vanzina è stato per me è un maestro, è grazie a lui se io faccio questo lavoro, lui e Carlo sono stati un faro e hanno segnato l’immaginario collettivo degli ultimi 40 anni”.