FAUSTO DESALU, IL NIVOLET E L’ORO OLIMPICO
Ospite della trasmissione Meraviglie, la penisola dei tesori – condotta su Rai 1 da Alberto Angela – Fausto Desalu sarà protagonista in una veste che non conosciamo: quella del camminatore, lui che è un grande velocista che ha esaltato tutta l’Italia lo scorso agosto. Tra i luoghi che il presentatore ci racconterà questa sera (a partire dalle ore 21:25) c’è infatti il Colle di Nivolet, un luogo che è condiviso da Valle d’Aosta e Piemonte: ecco, Desalu ci racconterà delle lunghe passeggiate su questo colle. Dallo scorso 6 agosto, Desalu fa parte della storia dell’atletica italiana.
È stato lui il terzo frazionista di una staffetta che, completata da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs (clamoroso oro nei 100 metri) e Filippo Tortu, ha corso in 37’’50 la finale delle Olimpiadi di Tokyo. Record italiano, e medaglia d’oro olimpica soffiata alla Gran Bretagna: incredibile davvero, tanto che Desalu è riuscito in men che non si dica a trasformare Casalmaggiore. Da terra di canottieri – la tradizione è forte, soprattutto da quando esiste la società Eridanea – a città che ha dato i natali a una medaglia d’oro nell’atletica, e nella velocità.
Fausto Desalu, che all’anagrafe è Eseosa Fostine Desalu – si capisce bene il perché lo chiamino Fausto – è nato a Casalmaggiore, nel febbraio 1994: i genitori sono nigeriani, lui dalla maggiore età è cittadino italiano e italiano si è sempre sentito, a tutti gli effetti. Da piccolo, ha cominciato giocando a calcio; sarebbe potuta andare in maniera diversa, ma poi è arrivato l’incontro con un insegnante di educazione fisica. Giangiacomo Contini, questo il nome, nel corso delle lezioni ha intuito il potenziale nascosto dietro Fausto, e lo ha convinto a provare l’atletica.
Come risultato è arrivato subito un titolo nazionale sugli 80 ostacoli nel 2011, ad Ancona (Desalu era ancora nigeriano). Poi, Contini ha deciso di levare di mezzo le barriere e far provare Fausto sulla velocità pura. In particolare, Desalu si è cimentato sui 200 e gli esiti non hanno tardato ad arrivare: 21’’81 in un triangolare con Francia e Germania nel 2012, poi risultati sempre migliori tra cui un argento ai Giochi del Mediterraneo e un bronzo nella staffetta agli Europei juniores di Rieti. A quel punto, Fausto Desalu era già lanciato nel grande mondo dell’atletica.
LA CARRIERA DI FAUSTO DESALU
Se c’è un momento in cui si è capito che Desalu potesse giungere alle glorie dell’atletica, è stato ai Mondiali di Berlino del 2018. Qui, l’atleta di Casalmaggiore ha corso una semifinale in 20’’35 giungendo secondo e qualificandosi per la finale, dove ha clamorosamente abbassato il suo crono portandolo a 20’’13. In Germania, tre anni fa, Desalu è diventato il secondo miglior italiano sui 200 metri, alle spalle di un certo Pietro Mennea; da lì alle Olimpiadi di Tokyo il passo era inevitabile, tanto che è stato scelto come terzo frazionista sulla 4×100.
La medaglia d’oro ha esaltato tutta Italia; lui ha spiegato che uno dei grandi segreti del successo è stato il fatto che i quattro frazionisti fossero davvero uniti e si spronassero a vicenda, mentre mamma Veronica non ha potuto collegarsi in tv per salutare e festeggiare il figlio perché fa la badante a Parma, lavora di notte prendendosi cura di una persona anziana e non avrebbe potuto perdere il turno. “Gli ho dato la forza di vincere” aveva detto poco dopo il trionfo olimpico. Riguardo altri aspetti della vita privata, di Fausto Desalu sappiamo poco: in autunno si era vociferato di una “misteriosa” fidanzata di Parma, ma non ci sono state conferme o meno.