Fausto Desalu è uno dei quattro frazionisti d’oro dell’Italia dell’atletica leggera, capace di conquistare il titolo olimpico ai Giochi di Tokyo 2020 nella staffetta 4×100 metri corsa insieme a Patta, Jacobs e Tortu e chiusa davanti alla Gran Bretagna di un solo centesimo di secondo. Un risultato sensazionale per il nostro movimento e che ha finalmente reso giustizia al duro lavoro svolto dai nostri portacolori in allenamento. Fra di loro, appunto, c’è Eseosa Desalu, detto Fausto, la cui mamma nelle scorse ore ha rifiutato una comparsata in televisione per commentare la vittoria del figlio, in quanto doveva dare precedenza al suo lavoro di badanza.



L’atleta azzurro di origini nigeriane, durante la conferenza stampa a Casa Italia, si è commosso parlando di lei, che lo ha cresciuto da sola e l’ha seguito passo dopo passo nel suo sogno sportivo:Finalmente faccio felice mia madre, si è fatta il m*zzo per me da sola. Quando gli amici a scuola avevano scarpe fighe io dicevo: ‘Le voglio’. Lei mi rispondeva: ‘Non posso’. Crescendo comprendi il valore del denaro e dei sacrifici”.



FAUSTO DESALU: “MI SDEBITERÒ CON MIA MADRE, MI HA INSEGNATO I VALORI DELLA VITA”

In una chiacchierata con i colleghi de “Il Corriere della Sera”, Desalu ha poi aggiunto: “Chiamatemi Fausto, mia madre mi chiama così. Mi sdebiterò con lei, mi ha insegnato i valori della vita”. Come detto, la signora Veronica ha dovuto declinare l’invito del programma di Rai Due “Il Circolo degli Anelli”, in quanto doveva lavorare la notte come badante e occuparsi di una persona anziana.

Desalu ha poi confessato di avere mantenuto la sua promessa, in quanto, quando era ancora un bambino, diceva sempre alla madre: “Mamma, non ti preoccupare. Un giorno diventerò qualcuno. Canterò l’inno di Mameli e mi commuoverò sul podio”. Quelle parole si sono tramutate in viva e meravigliosa realtà, con Desalu che oggi sul podio a cinque cerchi ci è davvero salito e ha davvero cantato l’inno di Mameli, per l’orgoglio di un intero Paese che non può fare altro che rivolgere un applauso a lui e ai suoi compagni d’avventura.