Rivediamo su Raiuno l’omaggio di Fausto Leali ad Adriano Celentano, nella puntata speciale dedicata al molleggiato. Ad Una Storia da Cantare, Leali canta ‘Pregherò’ con una grinta sorprendente. Si tratta di un brano inciso da Celentano ad inizio anni sessanta e poi inserito nell’album “Non mi dir” del 1965. La canzone nasce dalla cover della canzone “Stand By Me”, resa celebre da Ben E. King e scritta con Jerry Leiber e Mike Stoller nel 1961. Gradevole e iconica la versione italiana di Adriano Celentano, ripresa questa sera da un ottimo Fausto Leali. Nella replica di Una Storia da Cantare il cantautore italiano non lo fa rimpiangere, con la sua vocalità caratteristica. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



La carriera brillante di Fausto Leali

Fausto Leali ha avuto una carriera brillante e ancora oggi viene ricordato come ‘la voce nera’ dell’Italia. Merito di quel timbro graffiante e basso che ha fatto sognare diverse generazioni. Il suo nome è stato accostato spesso a quello di Anna Oxa, soprattutto per via del famoso duetto con la canzone Ti lascerò. Una performance che ha permesso ai due di vincere il Festival di Sanremo dell’89 e di coltivare anche un’intensa amicizia. Qualcosa però è andato storto nel corso degli anni: “Era nata una grande amicizia fra di noi, era un periodo bello e felice ma non ci vediamo da un po’. L’ho solo vista in televisione”, ha dichiarato il cantante tempo fa a Storie Italiane. Secondo Leali, il motivo sarebbe da andare a ricercare nella volontà della Oxa di intraprendere una strada del tutto diversa e soprattutto di apparire poco sul piccolo schermo. “Oltre ad avere una splendida voce, Anna è una bellissima donna, ha un carisma particolare”, ha aggiunto, “e questo suo allontanarsi da tutti mi dispiace un po’”. L’appello per una reunion è già stato lanciato, ma per ora l’artista non sembra aver risposto all’amico.



Fausto Leali, ecco come è iniziata la sua carriera

La carriera di Fausto Leali è iniziata da autodidatta, grazie ad una chitarra ricevuta in regalo dalla madre. A 10 anni ha iniziato a suonare da solo, poi ha trovato un maestro che gli insegnasse le basi e a soli 14 ha trovato il suo primo ingaggio. “Quando avevo 17 anni, un conoscente dell’ambiente mi ha consigliato di formare un gruppo invece di esibirmi da solo”, ha detto tempo fa a Voce Spettacolo, “io ne avevo già uno, i Novelty di Alessandria. Con questo complesso ho fatto diverse esibizioni e ho affinato le mie caratteristiche”. Appena un anno dopo, Leali ha pubblicato il suo primo disco e poi un secondo. Nel ’63 invece è sbarcato in tv con il suo gruppo e ha ottenuto una forte popolarità, anche grazie alle cover di alcune canzoni dei Beatles. “Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di abbandonare”, ha confessato, “ero convinto non ci fosse più spazio per me. Per fortuna non ho desistito e ho continuato a lavorare, pur dovendo ridimensionare le mie ambizioni“. La luce poi si è riaccesa grazie al brano Io amo dell’87, seguito da Mi manchi l’anno successivo e da Ti lascerò nell’89. Alla luce degli oltre 50 anni di carriera, Leali può affermare con certezza di avere oggi una consapevolezza diversa rispetto a quando era giovane. Quando A chi gli ha regalato il primo posto in classifica, non si rendeva conto che il successo ottenuto sarebbe perdurato nel tempo. “La vita mi ha insegnato a non deprimermi troppo per le cose negative e a non esaltarmi troppo per le cose positive”, ha sottolineato, “vivo con calma ciò che capita”.



Video, il duetto con la Oxa a Sanremo 1989