Fausto Leali si è raccontato a Silvia Toffanin a Verissimo. Dall’infanzia al grande successo; in particolare ha ricordato quando ha aperto gli unici concerti italiani dei Beatles: “i posti erano piccoli, non c’era ancora in Italia la moda degli stadio, ero emozionatissimo, avevo una stima esagerata per loro”. Poi il cantante ricorda il periodo di crisi degli anni ’70 e ’80, ma grazie a Mina è tornato al successo: “sapere che Mina ti chiama è stato pazzesco”. Per fortuna la ruota è ricominciata a girare per l’artista che è tornato sul palcoscenico di Sanremo con “Io amo” e “Mi manchi”: ” dissi ai discografici sono ritornato in vita e mi proposero un pezzo con Anna Oxa con cui ero grande amico e ci vedevamo spesso”. Sicuramente Mina ha giocato un ruolo importantissimo nel suo rilancio artistico e Leali confessa: “ho il grande onore di avere la sua stima ed amicizia ed ogni tanto ho anche dei messaggi audio che tengo naturalmente per conto mio”. Dopo alcuni anni di difficoltà, l’artista è tornato al successo e ricorda perfettamente cosa ha provato: “il ritorno è stato una cosa che non avrei mai immagino. L’esordio con “A chi” ero giovane, mentre questo era più dura sperare che arrivasse un’altra botta del genere. E’ stato un triennio straordinario”. Impossibile non parlare di Anna Oxa con cui ha vinto Sanremo ’89 con “Ti lascerò”: “abbiamo vissuto degli anni straordinari, ma l’idea di farlo con Anna era entusiasmante e infatti abbiamo trovato subito il pezzo ed è diventato il capolavoro che conosciamo. Siamo molto amici, ma ultimamente non ci sentiamo da parecchio, non so perchè. Non abbiamo litigato, ci siamo staccati così naturalmente senza motivo e mi dispiace molto perchè ai tempi si stava molto tempo insieme. E’ stata un’amicizia molto forte, facevamo le imitazioni, ci siamo divertiti moltissimo, mi dispiace molto che non ci si possa ritrovare”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Fausto Leali: “Mia madre è stata la prima fan”
Fausto Leali ospite a Verissimo di Silvia Toffanin ha raccontato la sua infanzia: “sono figlio di una licenza. Papà è stato una bravissima persona, un operaio, ha faticato molto perché è tornato a casa dalla guerra senza un gamba e siccome si doveva andare a lavorare con una protesi di legno che era fastidiosissima”. Un ricordo toccante quello del cantante che ricorda la grande fatica del padre: “faceva 12 km all’andata e 12 al ritorno e faceva il fabbro, è stata una vita molto dura. Ho sofferto molto i primi anni, dotato di una sensibilità molto forte, soffrivo a vedere queste mancanze subito dopo la guerra”. Il cantante non nasconde che prima di dedicarsi alla musica ha dovuto lavorare molto presto: “a 11 anni ho cominciato subito a lavorare, mia mamma mi ha messo la chitarra in mano e mi ha detto ‘siccome hai una bella vocina impara’. Poi a Brescia in una piccola cosa fatta in un oratorio ho messo insieme tre accordi, ma finiva lì”. Leali ha poi condiviso un bellissimo ricordo della madre: “è stata la prima fan, vedeva già le prime soddisfazioni come il microfonino d’oro oppure quando ha sentito la mia voce in radio. Lei è morta molto giovane a 54 anni mentre io scalavo i vertici delle classifiche. Ricordo i sacrifici che ha fatto, mia madre era il maresciallo della casa aveva una grande forza”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Fausto Leali: “ho pensato spesso di abbandonare tutto”
Fausto Leali, la voce nera della canzone italiana, si racconta ai microfoni di Verissimo. Il cantante ha alle spalle una carriera lunghissima e i suoi successi sono ancora oggi delle pietre miliari della musica italiana. Anche per Fausto Leali così come per tanti altri artisti, tuttavia, non sono mancati i momenti difficili. L’artista, infatti, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica, ha confessato di aver pensato diverse volte di abbandonare la musica. C’è una cosa, tuttavia, che gli ha permesso di andare avanti e di diventare quello che, oggi, resta uno dei più grandi cantanti della musica italiana ovvero l’affetto della gente che ha sentito anche nei momenti difficili. “Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di abbandonare, convinto che non ci fosse più spazio per me. Ma ho continuato a lavorare: devo ringraziare le feste di piazza, le sante feste di piazza. Mi hanno dato di che vivere e tanto pubblico che veniva ad ascoltarmi e a cantare con me le mie canzoni. Non le rinnego e le faccio ancora quando capita”, ha confessato Fausto Leali.
Fausto Leali: “l’umiltà il segreto del mio successo”
Nonostante il successo, Fausto Leali non si è mai montato la testa, restando legato alle sue radici e restando sempre con i piedi per terra, consapevole che il successo arrivato improvvisamente sarebbe potuto svanire da un giorno all’altro. “Sul finire degli anni Sessanta di botto diventai famosissimo, anche se non sapevo cosa mi stava succedendo, non mi montavo la testa e mi comportavo come se fossi ancora il garzone del salumiere. Coi primi soldi veri, per dirle, mi sono comprato casa”, ha raccontato ai microfoni de La Repubblica. Sposato con Germana Schena, più giovane di lui di 30 anni, in un’intervista rilasciata a Diva Donna, Fausto Leali ha parlato così della donna che ama: “Sto vivendo una seconda giovinezza, faccio tanti progetti, mi piace l’idea di non fermarmi. Germana mi da grande forza. Stiamo insieme da sei anni. Mi aiuta molto il suo essere molto più giovane di me. E’ lei che gestisce il mio sito, le pagine Facebook ed è la più entusiasta dei due”. Sui social, Germana è molto attiva e pubblica spesso foto insieme al marito che ha accompagnato anche a Sanremo per il duetto con Michele Zarrillo.