A donare il proprio particolare ed inimitabile timbro vocale sia agli spettatori a casa che a quelli dell’Auditorium Rai di Napoli, per “Una Storia da Cantare“, in onda stasera su Rai Uno, ci sarà Fausto Leali, anch’egli con una propria trasposizione di uno dei pezzi di Lucio Battisti, che tuttora fa canticchiare giovani e meno giovani. Fausto Leali, che come Battisti ha avuto un lungo sodalizio con Mogol, già nell’occasione del programma televisivo “Celebration”, andato in onda lo scorso 2017 su Rai Uno, celebrò con una cover il grande cantautore e produttore discografico italiano. Cantò in quell’occasione “Il tempo di morire”, scritto proprio dallo stesso Mogol per Lucio Battisti e, nonostante il suo tipico graffiato, Leali riuscì a esaltare tutte le note blues del brano battistiano. Nelle scorse settimane, il cantautore di Nuvolento, aderente ad un progetto di matrice benefica, ha allietato per un giorno con le note dei suoi successi più riusciti le ore pomeridiane dei detenuti della casa circondariale di Foggia. L’interprete, con di fronte una folla gremita, ha approfittato dell’occasione per raccontare del suo importante percorso musicale, lungo ormai la bellezza di 40 anni, rispondendo inoltre ai molteplici interrogativi che gli sono stati rivolti.
Fausto Leali: ricordi, amori e una carriera straordinaria
Da sempre poco incline al mondo del gossip, il vincitore dell’edizione 1989 del Festival di Sanremo ha quest’anno rilasciato a La Vita in Diretta un’intervista nella quale racconta non soltanto i suoi esordi da cantautore, ma anche un’infanzia nella quale fu l’amata mamma a rendersi per prima conto di un talento vocale unico nel proprio genere. Sul fortunato duetto con un altro gigante della musica leggera italiana, Anna Oxa, egli sostiene che tutto è nato quasi per caso: “Eravamo molto amici, lavoravamo per la stessa casa discografica. Volevo dire basta con Sanremo, ma mi dissero di andare con lei”. L’ultimo album di Fausto Leali, all’interno del quale egli raccoglie una serie di cover interpretate in cooperazione con alcune voci di primo piano sia italiane che internazionali, si intitola “Non solo Leali“. Tra i brani che hanno ottenuto un riscontro maggiore vi è “A chi mi dice“, canzone del 2004 scritta da Tiziano Ferro e portata in cima alle classifiche dalla band maschile britannica dei “Blue“. Leali, con la compagnia sonoramente sinuosa di Mina, riporta ai fasti di allora una traccia alla quale aggiunge nuova e rinnovata vitalità. Nel giugno del 2016, colui che è affettuosamente noto con l’appellativo de “Il negro bianco” è gongolato a nozze in quel di Foggia con la vocalist Germana Schena, trent’anni più giovane di lui. Ben 300 sono stati gli invitati ad un ricevimento dov’erano presenti vecchi e storici partner lavorativi, come Luisa Corna e Riccardo Fogli. In una delle sue ultime apparizioni televisive, quella nel salotto domenicale di Mara Venier, Domenica In, Leali si è presentato con indosso degli occhiali da sole che non ha mai tolto se non per qualche fugace secondo. La motivazione, come egli stesso ha avuto modo di confermare, è da imputare ad un recente intervento di cataratta subito.