Sono passate poche ore dall’espulsione di Fausto Leali che, tornato alla sua vita di sempre, si racconta in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera del 22 settembre 2020. L’avventura nella casa del Grande Fratello Vip 2020 di Fausto Leali è durata solo una settimana. Il cantante ha pagato l’uso improprio del termine “neg*o”, parola che canta in uno sei suoi più grandi successi musicali “Angeli negri”, ma che nel linguaggio di oggi rappresenta un’offesa. “So che tutto era dovuto a quell’errore che avevo commesso, pronunciando quella parola, ma il primo ad accompagnarmi alla porta è stato proprio Enock, ed era molto commosso. Forse anche lui avrà pensato: abbiamo esagerato”, ha raccontato ai microfoni di Chiara Maffioletti. Leali sa di aver sbagliato, ma rifiuta la definizione di razzista: “Ma proprio io, con le mie canzoni che sono piene di riferimenti alla musica afroamericana. Quando mi sono rivolto così a Enock pensavo di fare una battuta, non ho pensato al microfono e ho parlato in modo leggero, di certo non volevo ferire nessuno. Pensavo si facesse due risate e invece no”.



FAUSTO LEALI: “HO CAPITO DI AVER SBAGLIATO AL GRANDE FRATELLO VIP 2020”

Lunedì scorso, quando Alfonso Signorini ha annunciato la sua squaliufica dal Grande Fratello Vip 2020, Fausto Leali ha sentito una fucilata nello stomaco. Consapevole di aver sbagliato, il cantante, al Corriere, racconta come si è sentito quando ha capito che il linguaggio usato tanti anni fa, anche nelle canzoni, oggi non è più accettabile. «Una me… Ho capito che avevo sbagliato non considerando tutte le offese che questa persona aveva subito. Ma ora, da bravi bresciani, siamo d’accordo che andremo presto a mangiare assieme anche con suo fratello Balotelli: voglio scusarmi anche con lui e fargli capire che tipo di persona sono. Non è giusto giudicarmi per un momento sbagliato», ha spiegato alla giornalista Chiara Maffioletti. Leali, inoltre, ripercorrendo i giorni precedenti all’esulsione, rivela di aver notato un cambiamento di Enock nei suoi confronti dopo l’utilizzo di quella parola, ma di non essersi scusato per timidezza. “Dire che sono razzista mi fa restare male“, aggiunge ancora Leali che considera l’espulsione “una punizione eccessiva ma la regole sono regole e vanno rispettate”.

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