Favolacce, film in seconda serata su Rai 2
Favolacce potrà essere visionata oggi, 9 gennaio, in seconda serata con l’inizio fissato a partire dalle ore 23.00 su Rai 2. Si tratta di una pellicola uscita nelle sale cinematografiche italiane nel 2020. la pellicola ascrivibile al genere drammatico vede la regia dei bravi Damiano e Fabio D’Innocenzo, i due fratelli scelti dal produttore esecutivo Salvatore Pecoraro hanno diretto il lavoro basandosi su un proprio soggetto.
Il film prodotto da un cartello di case cinematografiche italiane (Pepito Produzioni, Rai Cinema, Vision Distribution, Amka Films Productions e RSI) è stato commercializzato grazie all’intervento della Vision. Ottimo il cast di attori, tra di essi si segnalano Elio Germano e Barbara Chichiarelli a cui i registi hanno affidato il ruolo di interpreti principali.
Favolacce, la trama del film
La trama di Favolacce si esplica in una zona di periferia della Roma moderna. Qui tra un nugolo di villette a schiera abitano un gruppo di persone che di fatto sono quasi tutte insoddisfatte della propria esistenza. Lo spettatore vivrà le paure e i dubbi di tutti loro, in particolare di Vilma, Bruno, Amelio e i coniugi Rosa. Tutti loro hanno le loro ansie. Vilma ad esempio vive la sua vita negli stenti, privandosi per mancanza di denaro di ogni più piccola soddisfazione, la sua situazione si aggrava quando scopre di essere incinta, con il fidanzato che però non ha alcuna intenzione di unirsi in matrimonio. la coppia Rosa vive anch’essa una vita brutta, traendo sostentamento nell’invidia che provano per il figlio di Bruno, invidia che nasce dagli ottimi voti che il ragazzo colleziona a scuola. Anche Bruno a propria volta non ha una bella vita, anzi. I suoi due figli lo odiano a tal punto che il maggiore costruisce una bomba artigianale per uccidere i genitori, la figlia in età adolescenziale propone invece a chicchessia incontri intimi, traendo ispirazione nei filmati porno che proprio Bruno custodisce sul suo cellulare personale. L’idea della bomba fa capolino anche all’interno del nucleo familiare di Amelio, anche suo figlio infatti prova a costruirne una con l’identico intento del figlio di Bruno, quello di uccidere i propri genitori. Le indagini delle forze dell’ordine sulle bombe porta inoltre nuova tensione nel gruppo. I tutori dell’ordine scoprono infatti che l’insegnamento sul come costruire gli ordigni rudimentali provengono dalla scuola che frequentano i ragazzi della borgata, qui un professore seppur involontariamente ha fornito le indicazioni ai ragazzi, la sua carriera verrà stroncata per questo con un immeritato, almeno secondo lui, licenziamento. Prima di lasciare la scuola però l’insegnate fornisce le indicazione per la creazione di un veleno, veleno con cui secondo la sua mente perversa si dovrebbe operare un suicidio collettivo per protestare contro le condizioni di vita in cui versa il popolo italiano. Un film tragico non può che chiudersi con un epilogo tragico, Vilma infatti si suicida sui titoli di coda, il motivo: il mancato riconoscimento da parte del fidanzato della figlia appena nata.