Massimiliano Fazzini, geologo, climatologo e docente dell’Università di Ferrara, ha commentato la frana di Casamicciola, che ha causato una vera e propria tragedia: “È l’ennesimo drammatico evento. La splendida isola di Ischia, notoriamente terra fragile dal punto di vista geologico, è stata investita da un sistema temporalesco che ha provocato nuove vittime e danni incalcolabili”.
L’entità dell’alluvione che ha provocato la discesa sulla cittadina di fango e detriti è del tutto fuori misura. “Sull’isola sono caduti in 6 ore, tra i 120 ed i 155 mm di pioggia, con un valore orario di oltre 50 mm tra le 4 e le 5 AM. Ed ancora sono in atto precipitazioni fortunatamente più irregolari, che vanno pero a cadere su un suolo e su litologie sature”. Non è, tuttavia, la prima volta che accade. “C’è da rammentare che nell’ultimo mese, la Campania è stata colpita da tre episodi alluvionali, con tipologie di precipitazioni ed effetti sull’ambiente fisico e paragonabili tra di loro in intensità e solo per buona sorte le vittime non sono state più numerose”.
Fazzini (Geologo): “Frana Ischia? Clima è emergenza”. L’analisi dell’esperto
Il cambiamento climatico ed il conseguente dissesto idreogeologico, come evidenziato dal geologo Massimiliano Fazzini dopo la frana sull’isola di Ischia, sta causando innumerevoli danni. “Dal mese di luglio ad oggi, il fenomeno che oramai caratterizza tutti gli ambienti morfoclimatici della penisola, ha mietuto quaranta vittime. Non si può più pensare di proseguire su questa drammatica rotta sulla quale si susseguono situazioni devastanti”.
Il Referente del Team sul Rischio Climatico della Società Italiana di Geologia Ambientale ritiene che sia necessario intervenire subito. “Il rischio specifico derivante dalla crisi antropoclimatica, come preferisco chiamarla, è diventato agli occhi di tutti un emergenza assoluta e se da una parte si spera che questo anno sia statisticamente eccezionale in tutte le sue evidenze climatiche, dall’altro non ci si può affidare alla sorte sperando che gli anni a venire non siano caratterizzati da tele estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Urge una politica nazionale immediata di mitigazione del rischio, ricorrendo persino a strategie economiche di emergenza. Se per la crisi economica, ci si può adattare facendo sacrifici, le vite umane non hanno prezzo”, ha concluso.