Ritorno alla normalità da parte di Fca. Seppur in maniera lenta e graduale, come prevede il protocollo, la Fiat & Chrysler Automobili, riaprirà alcune fabbriche a partire dalla giornata di lunedì, 27 aprile 2020. A riferirlo sono i sindacati metalmeccanici Fim Fiom Uilm Fismic UglM AqcfR, per conto della stessa società italo-statunitense, sottolineando come verrà riavviata la produzione del furgone Ducato in Sevel, nonché di alcuni reparti degli stabilimenti di Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si sta costruendo la famosa 500 elettrica, auto che verrà a breve lanciata sul mercato, pandemia permettendo. La FCA, dopo aver sentito i rappresentanti delle sigle sindacali di cui sopra, ha ritenuto, sempre nel pieno rispetto delle regole, e come disciplinato dai codici Ateco, di far ripartire parzialmente alcune delle sue aziende.
FCA, RIAPERTURA DA LUNEDI’: “CHIEDIAMO AL GOVERNO DI VERIFICARE SULLA SICUREZZA”
“In tutti gli stabilimenti – si legge in una nota congiunta dei sindacati Fim Fiom Uilm Fismic UglM AqcfR – verificheremo e monitoreremo la concreta realizzazione delle linee guida e del Protocollo per ridurre al minimo il rischio di contagio. È necessario che il Governo faccia chiarezza visto che si moltiplicano le riaperture con il silenzio assenso dei Prefetti in molti settori industriali”. Le stesse sigle sindacali si sono poi appellate al governo chiedendo se la riapertura sia fattibile e in linea con l’ultimo Dpcm: “Chiediamo al Governo ed ai Ministeri coinvolti di avviare urgentemente un confronto per stabilire se vi sono le condizioni generali per la ripartenza della Sevel e di tutta la componentistica e comunque di realizzare un piano per garantire la salute e la sicurezza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori sui territori interessati”. Ricordiamo che il settore delle automobili è stato, ovviamente, uno dei più colpiti dalla crisi economica causata dal coronavirus, con FCA in particolare che ha subito un calo del 74.4% rispetto allo stesso periodo dell’anno.