Febbre da cavallo – La mandrakata, film di Rete 4 firmato da Carlo Vanzina

Oggi, lunedì 17 aprile, nel tardo pomeriggio a partire dalle ore 16,45 su Rete 4 andrà in onda il film Febbre da cavallo – La mandrakata. Si tratta di una commedia prodotta in Italia nel 2002 da Adriano Ariè per Warner Bros. Italia, e diretta dal regista Carlo Vanzina. Quest’ultimo ha avuto un ruolo decisivo anche per la realizzazione tanto del soggetto quanto della sceneggiatura, con la collaborazione del fratello Enrico. Febbre da cavallo – La mandrakata è il seguito di Febbre da cavallo, film del 1976 diretto dal regista Steno.



Febbre da cavallo – La mandrakata vanta nomi di spicco nel suo cast, per una commedia che ancora oggi è considerata tra le migliori produzioni nel suo genere. Il protagonista, Bruno, è stato abilmente interpretato dal compianto Gigi Proietti; a lui si aggiungono le magistrali interpretazioni di Nancy Brilli, Carlo Buccirosso e Rodolfo Laganà. Questo film segna anche il ritorno di Enrico Montesano alla recitazione cinematografica, dopo ben 8 anni di stop dopo il film Anche i commercialisti hanno un’anima.



Febbre da cavallo – La mandrakata, la trama del film

Le vicende narrate in Febbre da cavallo – La mandrakata, trasmesso da Rete 4 oggi, lunedì 17 aprile, sono alimentate dalla figura di Bruno Fioretti, detto “Mandrake“: amante del gioco d’azzardo – in particolare di cavalli – a dispetto delle ripercussioni sulla sua vita privata. La sua insolita “passione” porta il suo matrimonio a naufragare, oltre a costringerlo a mettere in fila tutta una serie di falsità. Bruno promette alla nuova fidanzata Lauretta di chiudere per sempre con le corse di cavalli, ma le cose andranno in maniera ben diversa. Con il supporto di due amici fidati, “Mandrake” organizza diverse strategie di gioco che inizialmente sembrano anche dare frutti positivi; la vera e propria svolta, però, arriva quando ai suoi occhi attenti non sfugge una semplice truffa che potrebbe arricchire lui e i suoi compagni di giocata.



Bruno Fioretti nota infatti un cavallo chiamato “Come va va” che tendenzialmente sembra arrivare sempre ultimo; clamorosamente però, l’animale sembra avere una grande somiglianza con “Pokémon“, un cavallo che invece difficilmente manca la prima posizione. Organizza così uno scambio tra i due corridori, volto a gonfiare le scommesse al fine di trovare un corposo guadagno. Le cose inizialmente sembrano girare come pronosticato, ma dopo una serie di sfortunati eventi il suo losco piano viene scoperto dal conte De Blasi. Al fine di evitare la prigione, Bruno e i suoi “soci” si ritrovano senza una lira e senza nemmeno i soldi per ritornare a casa; iconico il finale dove, scesi alla prima fermata di treno utile, si giocano alle “tre carte” anche l’orologio della prima comunione di Aurelia, vecchia fiamma di “Mandrake”.