A Foggia è stato isolato un caso di Febbre del Nilo o West Nile. Un uomo di 40 anni si trova attualmente ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale D’Avanzo della nota cittadina pugliese, monitorato e non in gravi condizioni. La febbre del Nilo, come ricorda il Corriere della Sera attraverso il suo sito online, è una malattia infettiva che viene trasmessa alle persone dagli animali, solitamente uccelli ed equini, attraverso la puntura di zanzare che siano a loro volta infette. Non si trasmette invece da persona a persona di conseguenza colui che la contrae non risulta essere infettivo per gli altri.
Il quotidiano di via Solferino ricorda come la febbre del Nilo si presenta come un’influenza e nella stragrande maggioranza dei casi chiunque la contrae guarisce completamente. La situazione risulta essere più preoccupante se ad essere colpiti da West Nile sono persone fragili come ad esempio anziani, bambini molto piccoli, immunodepressi o affetti da alcune particolari patologie come ad esempio tumori: in questi casi la febbre del Nilo può presentarsi sotto forma di meningite ed encefalite e portare fino alla morte.
FEBBRE DEL NILO, 40ENNE RICOVERATO A FOGGIA: IL PUNTO DEL MEDICO
In ogni caso la situazione dalle parti di Foggia risulta essere assolutamente sotto controllo così come spiegato da Giovanni Iannucci, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl locale: «Attualmente non c’è alcuna emergenza. Però stiamo lavorando per evitare che scoppi in un futuro relativamente breve». Stamane il Dipartimento di Prevenzione farà scattare tutte le indagini epidemiologiche del caso per cercare di capire da dove sia stata originata l’infezione che ha appunto colpito il 40enne.
«Dobbiamo capire – ha proseguito Iannucci – il paziente dove è stato. Se ha viaggiato. Sono indagini essenziali per evitare un’eventuale trasmissione dell’infezione. Subito dopo daremo comunicazione ai veterinari del territorio per capire se si sono registrati casi di uccelli morti e per controllare anche gli equini. Saranno necessarie misure di prevenzione anche per tutelare la prevenzione. Per questo faremo comunicazione a tutti i Comuni per evitare ristagni d’acqua che sappiano essere l’habitat preferito delle zanzare e che sono il veicolo di trasmissione della West Nile». Alcuni casi sono stati riscontrati anche nella provincia di Barletta, Andria e Trani.