È in arrivo un’epidemia di febbre dengue? Il quesito, allarmante, giunge direttamente dalla Francia continentale, che nell’arco di appena tre mesi ha riscontrato 65 casi, quando tra il 2010 e il 2021 nel Paese transalpino se ne erano verificati solo 48. Ecco perché, secondo Santé Publique France, la zanzara tigre è divenuta un elemento di preoccupazione. “Sì, è un rischio sanitario importante, che sta aumentando”, ha evidenziato sul quotidiano “Le Parisien” il professor Xavier de Lamballerie, ricercatore di Marsiglia che dirige il centro di riferimento nazionale per gli arbovirus, “gruppo” che comprende anche la dengue.
Sebbene la malattia dia di solito pochi sintomi o, addirittura, nessuno, può condurre a gravi conseguenze: gli esperti hanno sottolineato che ci sono dengue emorragiche e dengue che possono causare insufficienza cardiaca o viscerale. Alcune complicazioni, addirittura, richiedono un ricovero in terapia intensiva o portano alla morte. Nei 65 casi francesi, i pazienti hanno sviluppato febbre alta e senso di affaticamento, mal di testa e dolori muscolari. “Più casi ci sono, maggiore è la probabilità di forme gravi”, ha aggiunto de Lamballerie.
FEBBRE DENGUE, SIAMO IN PERICOLO? IL PARERE DEGLI ESPERTI
Ad Andrest e Rabastens-de-Bigorre (Alti Pirenei) il primo caso è stato importato dalla Réunion, segno che i virus circolano con l’uomo. Infatti, le zanzare tigre amano viaggiare in auto per spostarsi di Paese in Paese. Attualmente “sono presenti in 70 dipartimenti della Francia continentale e presto saranno ovunque”, prevede Anna-Bella Failloux, entomologa dell’Institut Pasteur, sulle colonne de “Le Parisien”.
“La colonizzazione richiede tempo”, sottolinea l’esperta, ricordando che questa specie (le femmine, in questo caso) punge anche di giorno. “Con il riscaldamento globale, questa zanzara arriva prima durante l’anno e se ne va più tardi”, ha osservato Xavier de Lamballerie. Tra qualche settimana le uova si schiuderanno, in quanto il riscaldamento globale ha accorciato i tempi dell’assenza della zanzara tigre: ecco perché gli studiosi stanno già effettuando una panoramica approfondita della situazione, così da capire quanto sia effettivo il rischio di un’epidemia di febbre dengue.