Perché ci viene la febbre? Si tratta di una risposta spontanea dell’organismo che è molto comune, ma su cui non si sa tutto. Ad esempio, non sempre deve preoccupare, in particolare se non è molto alta, perché lo stato febbrile a volte può aiutare. È quanto emerso da studi recenti che hanno indagato sul significato e la necessità del corpo di aumentare la temperatura, perché lo stato febbrile può avere appunto un’utilità. Ne ha parlato il professor Valerio Rossi Albertini, docente di divulgazione scientifica all’Università Tor Vergata di Roma, secondo cui in alcuni casi non bisogna abbassare la febbre a qualunque costo.

«Ci sono tante ragioni che si stanno ancora studiando. A patire il calore sono virus e batteri, patiscono meno il calore le cellule del nostro corpo. Quindi, la febbre mette a disagio il nostro organismo, ma mette in maggiore difficoltà l’aggressore», ha dichiarato a “Buongiorno Benessere” su Rai 1.

COME LA FEBBRE AIUTA IL NOSTRO ORGANISMO

Per svelare l’altro effetto Valerio Rossi Albertini ha spiegato che la temperatura altro non è che movimento della materia. «In condizioni ordinarie, di bassa temperatura, le cellule procedono lentamente verso gli agenti patogeni (i virus, ndr). Se invece aumentiamo la temperatura, siccome questa è agitazione, si le cellule si muovono più rapidamente e vanno ad aggredire gli avversari. Le pareti dei vasi sanguigni per l’alta temperatura trasferiscono in maniera più efficiente le cellule che devono reprimere l’aggressione».

Quindi, la febbre non ci fa star bene, ma è una condizione che serve a respingere gli agenti patogeni. «Se la febbre è alta viene coinvolto il sistema nervoso centrale, quindi va abbassata. Ma bisogna rivolgersi al medico prima di assumere i farmaci antipiretici per capire di quanto abbassare la febbre», ha spiegato il divulgatore scientifico a “Buongiorno benessere”.