Una vera e propria svolta quella che è avvenuta nelle scorse ore negli Usa in quanto per la prima volta, come si legge sul quotidiano Il Giornale, la legge statunitense ha riconosciuto colpevole di omicidio colposo i genitori di un ragazzo che aveva compiuto una strage in una scuola del Michigan. Tre anni fa, nel 2021, il giovane Ethan Crumbley aveva 15 anni quando entrò armato presso il liceo che frequentava alla periferia di Detroit, uccidendo quattro ragazzi e ferendone sette.



A seguito i genitori vennero processati (due processi differenti per padre e madre, leggasi James e Jennifer Crumbley), ed entrambi sono stati condannati in quanto ritenuti responsabili per aver dato al figlio una pistola, ignorando i segnali di violenza che erano emersi in precedenza. La donna era stata ritenuta colpevole lo scorso febbraio, mentre ieri è arrivata la condanna anche per il padre. Non è chiaro quanto dovranno stare in carcere, visto che la durata della pena giungerà nelle prossime settimane, ma non è da escludere fino a 15 anni di reclusione.



FECE STRAGE A SCUOLA: CONDANNATI ANCHE I GENITORI. ERGASTOLO PER IL 15ENNE

Il responsabile, Ethan, era stato condannato l’anno scorso all’ergastolo senza condizionale, ritenuto colpevole dell’omicidio in primo grado di Hana St. Juliana, 14 anni, Tate Myre, 16 anni, Madisyn Baldwin, 17 anni, e Justin Shilling, 17 anni. L’assassino, nonostante avesse 15 anni quando ha commesso il brutale reato, è stato accusato da adulto e in seguito dichiarato colpevole di ben 24 accuse fra cui quella di terrorismo.

Il giorno della sparatoria il giovane si era recato a scuola nascondendo nello zaino una pistola Sig Sauer da 9 millimetri che suo padre gli aveva regalato quattro giorni prima per Natale. L’accusa ha puntato il dito proprio nei confronti del papà del ragazzo, che gli ha regalato una pistola nonostante l’adolescente fosse chiaramente in difficoltà. Anche la mamma è stata ritenuta colpevole in quanto non si sarebbe interessata alle condizioni psicofisiche del figlio, presa dai suoi hobby e anche da una relazione extraconiugale.



FECE STRAGE A SCUOLA: CONDANNATI ANCHE I GENITORI. IL DIARIO DEL 15ENNE

«Non ricevo aiuto per i miei problemi mentali, e questo mi sta facendo sparare in quella maledetta scuola», «voglio aiuto ma i miei genitori non mi ascoltano», queste alcune delle frasi che il 15enne scriveva su un diario, portato come prova al processo. E ancora: «Ieri ho detto a mio padre di portarmi dal dottore, ma lui mi ha dato delle pillole e mi ha detto di masticarle».

Secondo l’avvocato di Crumbley, le accuse contro il suo cliente sono solo «ipotesi col senno di poi», e che «è facile guardare indietro ai segnali d’allarme e definirli ovvi» ma i pm hanno presentato come prove delle altre pagine dello stesso diario in cui il 15enne descriveva dettagliatamente i suoi piani di sparare a scuola. «La sparatoria mortale alla Oxford High School avrebbe potuto essere evitata se Jennifer e James Crumbley avessero preso precauzioni di base come conservare in modo sicuro le armi da fuoco in casa, per evitare che il loro figlio quindicenne portasse una pistola a scuola e uccidesse quattro minori, ferendone altri sette», il commento di Nick Suplina, vicepresidente dell’organizzazione no-profit Everytown for Gun Safety,