Dalle 5.000 tonnellate

del 2016 alle oltre 12.000 del 2020. La quantità di cibo recuperata dalle rete Banco Alimentare presso i negozi della distribuzione italiana e poi distribuita dalle strutture caritative a persone in difficoltà, è più che raddoppiata in soli 5 anni, spinta anche dall’entrata in vigore della Legge Gadda (L.166 del 2016), la legge cioè che ha reso più organico e ha semplificato il quadro normativo preesistente, ampliandolo a più soggetti del Terzo settore. E questo raddoppio contribuisce a rafforzare i risultati complessivi raggiunti da Banco Alimentare, che nel 2020 ha recuperato 46mila tonnellate di alimenti e che nel 2021, secondo le prime stime, doverebbe replicare il risultato.



Un buon passo, insomma, è stato fatto per ridurre l’annoso problema dello spreco alimentare. Che resta però solo parzialmente affrontato e superato. Il costo medio dello spreco domestico in Italia registra, infatti, valori ancora importanti: cinque euro a settimana, ovvero oltre 250 euro all’anno, per ogni famiglia. La questione, insomma, è tutt’altro che risolta. Anzi, ha purtroppo assunto proporzioni ancora più rilevanti nel corso degli ultimi due anni a seguito dell’emergenza Covid. Durante la quale è, peraltro, anche aumentata la platea delle persone in difficoltà economiche. “Dallo scoppio della pandemia – sottolinea Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare onlus, la cui attività si concentra sull’aiuto alle persone in difficoltà attraverso vari canali, tra i quali il recupero delle eccedenze alimentari da tutta la filiera – secondo i dati Istat le persone bisognose sono aumentate di un milione, passando da 4,6 milioni a 5,6 milioni”.



La battaglia per fare sì che tutto il cibo prodotto sia debitamente consumato ha dunque una portata molto ampia. E per essere affrontata con successo richiede il contributo di tutti. Un appello cui, in verità, già da tempo ha risposto Federdistribuzione. “Da anni la lotta allo spreco ci vede in prima linea – afferma Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione – ed è parte integrante dell’impegno sostenibile delle aziende della distribuzione moderna, che collaborano con Banco Alimentare e altre associazioni, perché migliaia di tonnellate di alimenti e prodotti utili non vengano sprecati, ma, al contrario, raggiungano chi ne ha più bisogno. La lotta allo spreco è del resto una sfida da vincere insieme: associazioni, aziende e soprattutto singoli cittadini che, adottando comportamenti più consapevoli, possono dare un contributo tangibile. È quindi nostro dovere sensibilizzare tutti perché, insieme, possiamo fare la differenza”.



La sensibilizzazione è infatti un punto nevralgico del problema. “La Legge Gadda – ricorda Bruno – ha certamente favorito la diffusione di una cultura del recupero. Occasioni come la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che sarà celebrata il prossimo 5 febbraio, sono utili per parlare di questo tema. Ma ci auguriamo che l’attenzione allo spreco alimentare possa essere mantenuta alta tutto l’anno”.
E proprio da queste considerazioni prende le mosse la decisione di Federdistribuzione di organizzare, insieme a Fondazione Banco Alimentare Onlus, “Insieme per vincere contro lo spreco”, un momento di confronto che sarà trasmesso in diretta sul canale Linkedin, venerdì 4 febbraio dalle 12:00 alle 12:30. Un appuntamento di riflessione a tutto campo, introdotto da Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione, durante il quale interverranno Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus, Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Ufficio Studi e Rapporti con la Filiera di Federdistribuzione, e l’On. Maria Chiara Gadda, promotrice e firmataria dell’omonima legge.

L’evento sarà disponibile in diretta streaming sulla pagina Linkedin di Federdistribuzione.