Con un infortunio, con una condizione rivedibile, con 7 match point annullati e con una vittoria al 5°: ha 38 anni eppure Roger Federer è ancora lì a battagliare e nel primo slam dell’anno, pur non al meglio delle forze, il campione svizzero raggiunge comunque le semifinali degli Australian Open. Incontrerà venerdì il vincente della sfida dai forti tratti balcanici tra Novak Djokovic (campione in carica) e Milos Raonic e comunque sia sarà una battaglia difficilissima visto quanto prodotto oggi da Federer: però ci sarà e dopo aver trionfato al quinto set già contro Millman all’inizio del torneo, ora la vittoria di estrema fatica contro il “giustiziere” di Berrettini e Fognini, l’americano Tennys Sandgren proietta Re Roger verso una potenziale finalissima. Ripetiamo, dovrà essere un’altra impresa specie se l’infortunio inguinale patito oggi – per il quale ha chiesto un insolito per lui medical time out – si riacutizzerà prossimamente. Ci sono tre giorni per poter recuperare, con in testa la sensazione che probabilmente la vittoria di oggi poteva anche non arrivare ma anche con la forza di chi a 38 anni ribalta un match sotto di 2 set a 1 e con 7 match point salvati nel quarto set. I primi 3 Federer gli annulla sul 5-6 mentre i restanti li va a recuperare tutti nel tie break del quarto set quando si trovava sotto 6-3.
ROGER FEDERER “NON MERITAVO DI VINCERE OGGI”
Come si vede dai video highlights qui sotto dell’Australian Open, Federer nel momento di peggior condizione, con il risultato che pendeva verso Sandgren e con la testa “schiacciata” dalla possibile eliminazione, tira fuori dal cilindro la magia giusta per ribaltare con un minibreak l’intero corso dei quarti di finale. Nel quinto set si riprende quasi miracolosamente il gioco abbandonato nel primo set e abbandona tutti quegli errori gratuiti e quei lenti spostamenti laterali che ne avevano condizionato pesantemente lo scambio nei set centrali della partita. Break decisivo arriva nel sesto game, chiudendo dunque per 6-3 2-6 2-6 7-6 (8) 6-3 e volando così alle semifinali del primo Slam del 2020: al termine è senza forze Roger e ammette senza problemi che «Non so come ho fatto a ribaltarla, non meritavo di vincere questa partita». Un’altra rimonta che potrebbe però non bastare se si trovasse davanti Djokovic venerdì, anche se con un Federer del genere si può attendere tutto e il contrario di tutto, come già visto lo scorso anno a Wimbledon nella pazzesca semifinale contro Nadal: «Voglio dire, in match del genere vivi dei momenti che sono completamente differenti tra loro. Alcune volte pensi di poter risolvere i problemi con dei medical time out, questa volta non è andata così. La situazione nel terzo era ormai compromessa, ho più che altro cercato di capire cosa stesse succedendo al mio corpo», spiega ancora in conferenza stampa il fenomeno svizzero, «Ho avuto delle difficoltà a crearmi delle chance. Quando mi hanno detto che erano stati sette i match point a disposizione di Sandgren ho pensato ‘Cosa? Credevo fossero tre’ forse perché in alcuni casi vedi tutto sfocato. Ho probabilmente servito bene, ma non ricordo con precisione come siano andate davvero le cose». Ammette infine che le energie mentali sono ancora intatte e che con il quinto set chiuso in crescendo non dovrebbero esserci grossi problemi fisici: l’attesa per le semi è tantissima e l’amore per questo campione infinito da parte dei tifosi australiani è, una volta di più, rinnovato e presente per sostenerlo anche nella semifinale di fine settimana.