Federica Angeli, la giornalista de La Repubblica, testimone oculare di un tentato duplice omicidio avvenuto nel 2013 sotto casa sua e che ha contribuito alla condanna del clan Spada da cui ha ricevuto minacce di morte e costretta a vivere, insieme alla sua famiglia, sotto scorta, ai microfoni di Vieni da me, racconta gli ultimi anni di vita, particolarmente difficili per lei e, soprattutto, per i suoi bambini che, a loro volta, hanno ricevuto minacce dal clan. Insieme al marito Massimo che, pur non condividendo la sua scelta non l’ha mai lasciata sola, è riuscita a portare avanti la sua battaglia trasformando tutto in un gioco per i suoi tre bambini. “Molte persone mi hanno criticato dicendomi che non ho protetto i miei figli andando a testimoniare. Invece io ho provato a proteggerli cercando di ribaltare questa logica per cui un boss dò un comando e io rientro. Scendo, vado dai carabinieri, faccio i riconoscimenti fotografici e dopo sei ore vengo messa sotto scorta”, spiega la giornalista. La cosa più difficile, però, è stato riuscire a portare avanti la sua vita di mamma con tranquillità cercando di non turbare la vita dei suoi tre bambini: “sono tornata a casa e ho raccontato che avevo scritto un articolo bellissimo per cui al giornale, come premio, mi avevano regalato gli autisti”, ricorda Federica Angeli.



FEDERICA ANGELI: “HO PAURA PER I MIEI FIGLI, MA LA VITA E’ BELLA…”

Dopo la denuncia, per Federica Angeli e la sua famiglia comincia un periodo durissimo fatto di minacce di ogni tipo. La cosa più complicata, però, è stato soppoirtare le minacce ai suoi bambini. “La cosa più grave non sono gli insulti a me ma le minacce ai miefi figli da parte delle donne del clan che hanno detto: Lei sta facendo soffrire i nostri figli perchè i padri sono in carcere, adesso soffriranno i suoi. Cinque giorni dopo, anche i miei figli sono finiti sotto scorta”, spiega la giornalista. “Per me i loro figli non c’entrano niente, per me sono sacri. Quindi il fatto di aver toccato i miei è una cosa che difficilmente posso perdonare, ma non covo rabbia. Se dovessi mai incontrare per strada i loro figli e li vedessi in difficoltà sarò la prima ad aiutarli”, aggiunge. Infine, Federica Angeli confessa di avere, nonostante la forza dimostrata, paura: “piango, ho paura, ma non mi scoraggio. Non riesco più, da quando vivo sotto scorta, a fare progetti a lungo termine. Però, finchè si può ce la giochiamo, ce la viviamo con il sorriso. Inutile fasciarsi la testa prima e proviamo a vivere con l’ironia”, confessa la giornalista. “Federica la vita, nonostante tutto è bella?“, chiede la Balivo prima di concludere l’intervista. “Sì, è bella. Spero che i miei figli abbiano ali robuste per poter continuare a volare”, risponde la giornalista.

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