Federica Brignone è sicuramente una delle grandi protagoniste dei Giochi olimpici invernali di Pechino, perché si ritrova con due medaglie in tasca e magari non è ancora finita, perché sabato c’è ancora il team event in cui provare a fare ancora festa. La sciatrice italiana, che è anche leader della classifica della Coppa di super-G e nel corso della stagione è diventata la più vincente sciatrice italiana della storia in Coppa del Mondo, ha conquistato finora un argento in gigante e un bronzo nella combinata.
Un successo che nobilita la sua carriera, pur con i rimpianti per un super-G disputato su una pista non adatta alle sue caratteristiche. Federica Brignone, al termine della difficile stagione scorsa, aveva manifestato anche desideri di ritirarsi dall’attività agonistica: tuttavia, ha dimostrato di avere la forza ed il carisma per rialzarsi, oltre che per vincere le sue imprese più ardue.
Federica Brignone, 2 medaglie ai Giochi: la soddisfazione della sciatrice
Federica Brignone, dopo avere vinto la seconda medaglia ai Giochi olimpici invernali di Pechino, si è presentata in conferenza stampa per commentare il terzo posto in combinata, che arriva a una decina di giorni dall’argento in gigante: “A me piace gareggiare, quando fai tutto è difficile sempre stare al top, ma hai anche molte più occasioni. Se penso di potermela giocare voglio farlo. Due medaglie alle Olimpiadi è tanto. Avevo tante possibilità, ma venire qui e farlo è più difficile. Guardate come è andata alla Shiffrin, è talmente difficile e rischioso il nostro sport che due medaglie sono una cosa importante”, queste le sue dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport.
E conclude con una riflessione sulle difficoltà dello sci rispetto ad altri sport: “Non facciamo uno sport con una corsia, una piscina. Non so dove passare, dove fare la migliore linea, ma devo interpretare al momento. È sempre sciare, lo sciatore deve adattarsi. E hai un minuto per farlo. Ti presenti alla partenza, cerchi di fare il tuo meglio però è diverso, non si tratta di correre più veloce degli altri o avere più resistenza degli altri. Nel fondo di solito chi è più forte vince, qui invece non è così”.