Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, eroe del Mondiale di Spagna 1982, è intervenuta ai microfoni di “Estate in Diretta”, trasmissione di Rai Uno condotta da Roberta Capua e Gianluca Semprini e che proprio in occasione del 40° anniversario di quello storico trionfo del calcio italiano ha ricordato l’impresa compiuta dagli uomini di Bearzot. La donna ha rivelato che incontrò per la prima volta nella sua vita colui che sarebbe divenuto poi suo marito quando era una bambina: “Paolo giocava nel Perugia, io avevo meno di dieci anni, era prima del 1982. I miei fratelli e mio padre erano suoi grandi tifosi. Lo vedemmo allo stadio, ci chiese poi di raggiungerlo in zona Santa Lucia”.
Cosa accadde, in quella circostanza: “Ricordo che Paolo mi mise la mano sulla testa e mi diede un buffettino – ha sottolineato Federica Cappelletti –. Di quel giorno rammento bene il sorriso di Paolo, che poi ho ritrovato qualche anno dopo”.
FEDERICA CAPPELLETTI: “PAOLO ROSSI ERA UN UOMO STRAORDINARIO”
Nella vita di tutti i giorni, com’era Paolo Rossi? Un quesito a cui ha risposto ancora la moglie, Federica Cappelletti: “A casa era un uomo straordinario, come compagno, come amico e come padre. Sapeva portare luce, sapeva portare la magia, sapeva trasformare le cose negative in positive. Questo è anche il grande insegnamento che ha lasciato a me e ai suoi figli. Saper andare avanti, essere positivi e ottimisti qualunque cosa accada”.
Infine, una battuta sul grande amore che la gente nutre ancora nei confronti di Paolo Rossi, sebbene siano già trascorsi due anni dalla sua scomparsa: “Ci si aspetterebbe che il sentimento diminuisca, invece no, cresce sempre di più – ha rivelato Federica Cappelletti –. Le persone hanno bisogno di identificarsi in lui e ora sono io che rappresento Paolo. Sto facendo un tour per l’Italia, le persone arrivano, mi stringono la mano, si mettono a piangere in memoria di Paolo Rossi. Credo che lui si meriti davvero tutto questo”.