Dopo la lettera di scuse di Luigi Di Maio all’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, assolto “perché il fatto non sussiste” dopo anni di gogna ispirata dal MoVimento 5 Stelle, sono stati in tanti a pensare a Federica Guidi, ex ministro dello Sviluppo Economico del governo Renzi, negli anni scorsi “costretta” alle dimissioni da una campagna mediatica feroce nei suoi confronti, nonostante non fosse neanche indagata. Protagonista dell’inchiesta Tempa Rossa, infatti, era il suo compagno. Ciononostante, la Guidi, sebbene forte del sostegno di Renzi, decise di fare un passo indietro. Oggi, come riporta Il Corriere della Sera, la Guidi non sembra lasciarsi impressionare dalle scuse di Di Maio: “Non riesco più nemmeno a leggere certe cose, non so perché quel signore abbia fatto questa operazione, ma temo che lo spirito dei tempi sia ancora quello giustizialista. Comunque il mio giudizio è meglio che me lo tenga per me, io sono lontana anni luce da quei signori, anni luce…“.



FEDERICA GUIDI: “QUESTA VICENDA MI HA DEVASTATO LA VITA”

Troppo forte il dolore per quella vicenda: “Mi ha devastato la vita, ha rischiato di distruggermi personalmente“, dice Federica Guidi, che ammette di non aver neanche “gioito” quando è stata riabilitata. Quella pagina, semplicemente, “non vuole più ricordarla” e adesso preferisce “che non si parli più di me“. L’ex ministro non ha nostalgia della politica, dalla quale dice di voler “stare alla larga”, né rimpiange di aver rassegnato in anticipo le sue dimissioni: “Meno male che le ho date, sennò avrebbero continuato a darmi addosso e io avevo tutto da perdere. Un figlio, una professione. Non ero una politica, ero una tecnica e infatti in quel periodo al ministero abbiamo chiuso tante vertenze, ma non ero preparata a quella devastazione. Ripeto non ero una politica ma un’imprenditrice“.

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