FEDERICA MANGIAPELO: UCCISA A SOLI 16 ANNI IN UNA NOTTE SPAVENTOSA…

L’omicidio di Federica Mangiapelo sarà al centro della nuova puntata de Il Terzo Indizio, in onda nella prima serata di oggi di Rete 4. Il caso della “ragazza del lago”, come fu ribattezzato dai media il delitto di Bracciano, fu considerato uno dei più cruenti degli ultimi anni. La vicenda ebbe inizio in una delle notti più spaventose dell’anno, quella di Halloween del 2012. Purtroppo però, ciò che accadde quel 31 ottobre non aveva nulla a che fare con la festività celebrata anche in Italia. All’epoca dei fatti Federica aveva appena 16 anni, era un’adolescente solare, allegra e soprattutto innamorata del fidanzato Marco Di Muro, di cinque anni più grande. Proprio la sera che anticipava la notte di Halloween la ragazza uscì di casa per non farvi mai più ritorno.

Il suo corpo senza vita fu rinvenuto all’alba del primo novembre sulle sponde del lago di Bracciano, a Nord di Roma, distante pochi chilometri da Anguillara Sabazia, dove abitava la 16enne. In un primo momento si pensò ad un tragico incidente, ad una morte per annegamento in seguito ad un malore. Le buone condizioni fisiche della giovane e le sue doti da nuotatrice però portarono ben presto ad abbandonare questa pista. Le indagini ben presto si concentrarono proprio sul fidanzato 21enne, Marco, con il quale Federica aveva trascorso le sue ultime ore di vita.

OMICIDIO FEDERICA MANGIAPELO: LE ACCUSE A CARICO DEL FIDANZATO (IL TERZO INDIZIO)

Le indagini sulla morte di Federica Mangiapelo appurarono che la 16enne, dopo aver trascorso la serata con il fidanzato Marco Di Muro, ebbe una lite, l’ennesima causata dalla gelosia, in seguito alla quale il giovane la fece scendere dall’auto lasciandola sola, in un luogo isolato e soprattutto durante una notte fredda e piovosa. Dopo l’iniziale accusa di omissione di soccorso, giunse quella più grave di omicidio, sebbene sul corpo di Federica non vennero trovati segni evidenti di violenza, alimentando ulteriormente il giallo. Nonostante questo il suo corpo ormai senza vita continuò a parlare svelando una verità agghiacciante: Federica fu uccisa mentre il suo assassino le teneva la testa sotto l’acqua, fino a quando non smise di respirare per sempre. Nonostante il giovane abbia respinto ogni accusa a suo carico, l’autopsia eseguita sul corpo di Federica evidenziò la presenza di acqua nei polmoni, segnale di annegamento. La giovane Mangiapelo, dunque, non cadde in acqua in seguito ad un malore fatale ma era ancora viva.

IL FIDANZATO MARCO DE MURO CONDANNATO A 14 ANNI

In seguito al delitto di Bracciano, attorno alle cause che provocarono la morte della 16enne ci furono diverse teorie avanzate da varie perizie eseguite sul corpo di Federica Mangiapelo. Il Tribunale nominò tre periti, due dei quali sostennero che il decesso fosse sopraggiunto in seguito ad una miocardite, mentre un terzo esperto dichiarò che la morte fu per annegamento e che la miocardite fu solo una concausa. Il processo di primo grado a carico di Marco De Muro si celebrò con il rito abbreviato ed al termine il ragazzo fu condannato a 18 anni di reclusione. In Appello la pena fu ridotta a 14 anni per omicidio volontario aggravato. A chiudere definitivamente il processo fu la Cassazione che l’11 dicembre 2017 condannò il ragazzo in via definitiva a 14 anni confermando la pena conferita in secondo grado e ritenendo De Muro il solo responsabile dell’omicidio di Federica. Luigi Mangiapelo, il papà della vittima, attraverso i suoi social non ha mai smesso di ricordare la figlia ed anche in occasione dell’ottavo anniversario della morte ha voluto dedicare delle parole affidate a Facebook. “Tutte le notti di Halloween le vivo come un tormento, pensando che prima o poi ritorni. Ma una mano assassina ha deciso che tu non vivessi più. Questo è rimasto di quella festa…”, si legge in un post dell’ultimo anniversario.